Non c’è nulla da fare: deve essere nel Dna degli italiani evadere le tasse ed evitare di rilasciare scontrino o ricevuta fiscale. Questo emerge dai controlli effettuati dall’inizio dell’anno dai vari Comandi della Guardia di Finanza sparsi sul territorio provinciale: su 1.100 operatori controllati, infatti ben 258 non sono stati trovati in regola pari al 23,45% dei controlli.

Questo risulta dal rapporto bimestrale relativo all’attività svolta dalla Guardia di Finanza su tutto il territorio provinciale, mirata a scovare gli evasori fiscali, ma non solo.

E in materia di evasione sono già 14 gli evasori totali scoperti, in gran parte titolari di aziende di servizi alle imprese o attive nel settore dell’edilizia che hanno tentato invano di nascondere al Fisco i propri introiti.

Tra le attività svolte nei primi due mesi dell’anno dai finanzieri vanno aggiunte diverse migliaia i prodotti contraffatti o insicuri sequestrati, 72 i lavoratori irregolari individuati di cui 22 in nero, oltre, a come detto, ai controlli sugli scontrini fiscali.

“Numerose sono state le attività commerciali controllate – dicono al Comando delle Fiamme Gialle – più di 20 al giorno, e diversi gli interventi mirati, rivolti cioè verso obiettivi selezionati sulla base di un’attenta attività di intelligence, in materia di abusivismo commerciale e contro la vendita di prodotti non a norma. Attività queste che sono culminate con il sequestro di oltre 7.000 prodotti contraffatti o pericolosi (capi di abbigliamento, articoli di pelletteria e borse di note marche di moda nonché giocattoli e articoli elettrici privi dei requisiti minimi di sicurezza o delle dovute informazioni ai consumatori) e la segnalazione alle autorità competenti dei 15 responsabili individuati.”

Per quanto riguarda gli evasori scoperti, i finanzieri sono riusciti a ricostruirne il volume degli affari e a segnalare all’Agenzia delle Entrate per il recupero a tassazione gli importi non dichiarati, pari complessivamente a oltre 11 milioni di euro ai fini dell’imposizione diretta e circa un milione di euro ai fini dell’IVA. Per quattro dei rispettivi titolari è inoltre scattata la denuncia alla competente autorità giudiziaria poiché gli importi evasi constatati sono stati superiori alle soglie di punibilità previste dalla normativa penale tributaria.

In materia di contrasto al lavoro nero e irregolare, i controlli operati presso aziende e pubblici esercizi hanno portato alla constatazione di diverse violazioni sul fronte previdenziale, assicurativo e contributivo e, nello specifico, alla scoperta di 72 lavoratori irregolari, di cui 22 in “nero”,  9 i datori di lavoro denunciati.

20 marzo 2013