Sono passati cinque anni da quando, nel febrbaio 2008 un gruppo di imprenditori torotnesi ha iniziato a raccogliere i fondi per realizzare la banca di Ctedito Cooperativo del Tortonese, in un percorso accidentato che adesso rischia di arenarsi.

Il persistere della crisi economica ha indotto l’autorità bancaria dell’Unione Europea prima e, successivamente la Banca d’Italia ad emanare disposizioni più rigide in tema di capitale minimo delle banche già esistenti o in fase di costituzione, portando, per le Banche di Credito Cooperativo, a cinque milioni di euro il limite minimo del capitale sociale, rispetto agli oltre 3 milioni finora raccolti dal Comitato promotore.

“Questa nuova direttiva – dice il presidente della banca Alessandro Scaccheri – impone una attenta riflessione sul futuro della nostra complessa iniziativa che, come in ogni passaggio importante, vogliamo valutare con tutti i soci per arrivare ad una scelta utile al territorio, percorribile e condivisa.”

Per questo motivo e per decidere se andare avanti o meno è stata convocata un’asemblea di tutti gli oltre 1.500 soci della banca che si terrà sabato 16 marzo alle ore 15 presso il Centro Mater Dei (di fianco al Santuario della Madonna della Guardia) in Via Don Sparpaglione.

“Nonostante questi anni difficili per la nostra economia – coclude Scaccheri – abbiamo fatto, insieme, un incredibile sforzo, realizzato in modo del tutto volontaristico e gratuito, dando prova della voglia di partecipazione , della determinazione e del desiderio di rilancio che la comunità tortonese ancora esprime. Ora, di fronte a questa nuova imposizione dobbiamo decidere se continuare il nostro cammino o interromperlo. Il modo migliore è quello di un libero confronto di idee in assemblea , valutando costruttivamente le motivate ragioni dell’una o dell’altra scelta. L’augurio è che, comunque, l’assemblea esprima una chiara indicazione tenendo conto dell’interesse del nostro territorio.In ogni caso, la serenità della valutazione è assicurata dalla consapevolezza che il capitale versato da ciascuno è garantito e fruttifero e che il sistema del credito cooperativo piemontese e nazionale sarà sempre al nostro fianco.”

 15 marzo 2013