Tortona ed Alessandria hanno già superato il “bonus” delle 35 giornate all’anno in cui si può superare il livello delle polveri sospese. Dal 1° gennaio ad oggi, entrambe, hanno avuto 36 giorni in cui i livelli delle PM10 hanno superato la soglia dei 50 microgrammi il metro cubo al giorno, ma lo smog, a Tortona ha registrato livelli più alti.

I dati sono stati rilevati dalle centraline dell’Arpa e consultabili pubblicamente sul sito della Regione Piemonte. Decisamente meglio, invece, l’aria, nella altre zone.

Naturalmente non ci sono sanzioni per il Comune e le uniche conseguenze le pagheranno come sempre gli abitanti che hanno respirato aria inquinata.

I livelli di Pm10, infatti vengono indicati a livello sanitario perché anche l’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) ha riconosciuto gli effetti devastanti, per la salute pubblica, che possono avere le PM10.

Numerosi studi epidemiologici hanno mostrato che all’inquinamento da PM10 sono associati effetti dannosi per la salute umana, sia a breve (effetti acuti) che a lungo termine (effetti cronici).

Tra i principali effetti acuti documentati vi sono: aumento della mortalità giornaliera per tutte le cause e, in particolare, per cause cardiovascolari; aumento dei ricoveri per asma e malattia polmonare ostruttiva cronica (COPD); aumento dei ricoveri per malattie cardiovascolari;

diminuzione della funzionalità polmonare e aumento dei sintomi respiratori acuti in bambini e adulti.

Tra gli effetti a lungo termine vi sono una riduzione dell’aspettativa di vita stimata di 1-2 anni (secondo studi condotti negli USA), ed effetti quali diminuzione della funzionalità polmonare e aumento dei sintomi di bronchite sia negli adulti che nei bambini.

La situazione da adesso in poi non dovrebbe più preoccupare, perché le PM110 sono un fenomeno che si verifica soprattutto nella stagione invernale, ma cosa succederà dalla fine di settembre fino alla fine dell’anno? Quanti altri giorni verranno superate le PM10? E che ripercussioni avranno sulla salute dei cittadini?

E cosa fanno i Comuni per ridurre i livelli di inquinamento?

Alessandria assolutamente nulla, Tortona un paio di sporadiche limitazioni del traffico nel centro storico ma senza alcun controllo.

Ecco comunque la situazione nelle cinque maggiori città della provincia di Alessandria per quanto riguarda le maggiori città della provincia.

 

TORTONA

Dal 1° gennaio al 18 marzo, le PM10 hanno superato il limite dei 50 microgrammi al giorno ben 36 volte su 77 giorni, cioè una volta in più di quello che è consentito in tutto l’anno.

I limiti sono stati superati 15 volte nel mese di gennaio  con punte di 82 microgrammi il metro cubo il 28 gennaio e 81 microgrammi il 29; stesso superamento di limiti (15 volte) nel mese di febbraio, dove il tasso più alto di inquinamento è stato registrato il 17 febbraio con ben 140 microgrammi il metro cubo cioè quasi 3 volte il limite consentito, poi il 16 febbraio con 103 microgrammi il metro cubo e il 10 con 103.

Grave la situazione anche a marzo: nei i primi cinque giorni le polveri non sono mai scese sotto i limiti con una punta di 110 microgrammi il 5 marzo e 109 il giorno precedente.

Il periodo più critico per i tortonesi, però, è stato il mese di febbraio: per ben 9 giorni consecutivi (cioè dal 13 al 21 febbraio) le PM10 sono rimaste stabilmente sopra il limite dei 50 microgrammi al giorno con una media, in questo breve periodo, di ben 113 microgrammi al giorno cioè il doppio del consentito.

 

ALESSANDRIA

La centralina in piazza D’Annunzio in una delle zone più critiche della città ha registrato il superamento dei limiti ben 36 giorni su 77.

Di questi 19 volte a gennaio, ma si è trattato in genere di superamenti moderati, perché a parte il primo gennaio, non è mai stata superata la soglia di 77 microgrammi al giorno.

Nel mese di febbraio, invece, la soglia è stata superata 12 volte con un periodo critico di 8 giorni consecutivi, dal 13 al 20 febbraio dove la media giornaliera misurata è stata 91 microgrammi il metro cubo.

Nel mese di marzo, invece la soglia è stata superata cinque volte con un punta massima di 133 microgrammi il 5 marzo. La punta massima di inquinamento da PM10 si è avuta il 17 febbraio con 155 microgrammi, mentre il giorno prima me sono stati registrati 127

La centralina in via Lanza che viene presa dall’Arpa come indicatore provinciale ed è l’unica che fornisce i dati in tempo reale, mentre per tutte le altre sparse sul territorio provinciale i risultati si hanno in rete solo alcuni giorno dopo.

Nel mese di gennaio il limite per le Pm10 è stato superato 9 volte con una punta massima di 74 microgrammi il 28 gennaio, mentre a febbraio il limite di legge è stato superato solo 4 volte, ma purtroppo nel periodo più critico, cioè tra il 15 e il 20 febbraio le misurazioni non sono state effettuate a causa probabilmente di un guasto agli strumenti. Nel mese di marzo il limite è stato superato solo quattro volte.

Attualmente la situazione delle PM10 è molto tranquillizzante, nella giornata di ieri, cioè venerdì ad esempio c’era solo 27 microgrammi al metro cubo ampiamente sotto i limiti.

 

CASALE MONFERRATO

La centralina dell’Arpa situata in piazza Castello ha registrato il superamento delle PM10 due volte nel mese di gennaio, 7 volte nel mese di febbraio con una punta di 88 microgrammi il 16 febbraio e 5 giorni consecutivi di superamento dei limiti tra il 13 e il 17 febbraio, mentre nel mese di marzo il limite è stato superato 4 volte per un totale di 13 superamenti su 77 giorni.

 

AREA NOVESE

A Novi Ligure, la centralina dell’Arpa situata in via Gobetti, non è dotata dello strumento di misurazione delle PM10 e non ci spieghiamo perché l’Arpa, nel corso degli anni, non abbia mai deciso di provvedere in merito, per cui per conoscere la situazione dell’area novese bisogna affidarsi alle altre due centraline in zona, cioè quelle di Arquata Scrivia e Serravalle.

Ad Arquata la situazione per quanto concerne le PM10 è buona: a gennaio il limite è stato superato soltanto una volta, a febbraio, invece nove volte ma con una punta massima di 88 microgrammi il 17 febbraio e a marzo solo due volte per un totale di 11 giorni su 77.

A Serravalle Scrivia, invece la situazione è leggermente peggiore: a gennaio il superamento dei limiti è stato di 5 volte con una punta di 65 microgrammi il 30, a febbraio ci sono stati 7 superamenti con una punta di 107 microgrammi il 17 febbraio e a marzo 3 superamenti per un totale di 15 giorni “fuorilegge” su 77.

 

ACQUI TERME

Situazione molto tranquilla per quanto riguarda le PM10 soltanto due volte dall’inizio dell’anno, il limite è stato superato: il 16 febbraio (54 microgrammi) e il 17 febbraio (65), ma la situazione è molto buona, Sotto questo aspetto Acqui Terme può essere considerata un isola felice.

 

23 marzo 2013