Sarebbe di oltre un milione di euro all’anno il costo di mantenimento del corso di laurea in Economia e amministrazione delle imprese a Casale Monferrato. È questo il risultato dell’applicazione del decreto ministeriale di inizio anno che imporrebbe per le sedi universitarie distaccate la presenza di ben 12 docenti.

«Il Comune di Casale Monferrato contribuiva già con ben 295 mila euro all’anno al mantenimento del corso universitario – ha spiegato il sindaco Giorgio Demezzi – mentre con la nuova riforma e il disimpegno finanziario totale della Provincia di Alessandria, che versava una quota annua di 95 mila euro, e parziale della Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria, che passerebbe dagli attuali 150 mila a 75 mila euro, il Comune, per mantenere il corso di laurea in città, dovrebbe sborsare qualcosa come 800 mila euro all’anno. Un impegno economico troppo elevato, soprattutto in un momento di crisi come quello attuale, dove i continui tagli statali, regionali e provinciali mettono in dubbio anche i servizi più essenziali».

Ecco quindi la decisione della disattivazione graduale del corso di laurea in Economia e amministrazione delle imprese, in modo da garantire comunque agli studenti già iscritti, la possibilità di concludere il corso di studi a Casale Monferrato. «Essere riusciti a non far chiudere immediatamente la succursale casalese dell’Università “Amedeo Avogadro” è già un traguardo importante – ha proseguito il primo cittadino – poiché rimarranno attivi, sino ad esaurimento, i corsi previsti, in modo che gli studenti che si sono immatricolati nell’anno accademico 2012-2013 possano portare a termine il proprio percorso di studi nella loro città».

Il progetto aveva avuto il via nel 2006 e avrebbe dovuto avere una durata decennale. Giorgio Demezzi si è detto rammaricato per la svolta che hanno preso gli eventi. «Per via delle nuove normative si viene a creare un buco di più di 505 mila euro che non siamo in grado di colmare. Il Comune stanziava già ogni anno 35 mila euro per coprire i costi didattici e 180 mila euro per le spese di manutenzione, luce e gas, oltre agli 80 mila per pagare i 7 ricercatori universitari. Doversi quindi farsi carico di un ulteriore mezzo milione di euro è assolutamente impensabile».

Il sindaco Demezzi si è però impegnato a fare in modo che la presenza universitaria non abbandonasse del tutto il territorio casalese. Ciò ha portato alla nascita di un Master universitario di 1° livello, che prenderà il via già dal prossimo aprile, sovvenzionato dalla Regione Piemonte e indirizzato verso un tema che tocca molto da vicino la città di Casale Monferrato, ovvero Analisi e gestione di rischi da rifiuto contenente amianto per l’ambiente e la salute.

 18 marzo 2013