Il Sindaco, Maria Rita Rossa, a proposito della vicenda ASPAL, nel ribadire che non esistono altre disponibilità economiche rispetto a quelle messe in campo, invita le organizzazioni sindacali a verificare con i lavoratori la realizzazione di percorsi di solidarietà che permettano di allargare la platea dei dipendenti che possono conservare il proprio posto di lavoro

“Contro la legge non si può e non si deve andare – dice Rita Rossa – le società sono regolate dal Codice Civile e il patrimonio netto negativo determina per legge lo scioglimento della società e la sua messa in liquidazione. Questo è quanto è accaduto ad ASPAL e non può essere cambiato a meno che il Comune non ripiani le perdite con altri soldi, cosa che non può fare, sia perché la legge lo impedisce ad un Comune in dissesto, sia perché le risorse non ci sono. E’ finito il tempo in cui il maquillage del bilancio serviva a nascondere i problemi e a creare false e facili illusioni.”

Secondo Rita Rossa in questi anni si è assunto a dismisura nelle partecipate, compiendo operazioni che poco hanno a che vedere con la sana e corretta amministrazione, che pesano sulla comunità e hanno portato al determinarsi di una situazione in cui le uscite superano di gran lunga le entrate con aggravio su ogni cittadino.

“Anzi – aggiunge il sindaco di Alessandria – molti servizi costano ben di più di personale che di organizzazione ed erogazione del servizio stesso. Non si è badato a razionalizzare i costi. Per esempio, il servizio informatico del Comune è stato organizzato in modo da lasciare 22 persone nel limbo di mansioni non qualificanti anziché formarle per gestire le partite informatiche delle partecipate ed evitare di dare appalti milionari; lo stesso discorso vale per altri soggetti che avrebbero potuto essere organizzati e formati in modo da effettuare, ad esempio il recupero crediti per tutta la galassia comunale. Oggi, stante la rigidità delle norme e le scarse risorse a disposizione, è indispensabile che il sindacato esca dagli steccati precostituiti e si faccia parte attiva per trovare soluzioni percorribili atte ad evitare il più possibile traumi sociali. Purtroppo l’amministrazione, pur avendo dimostrato tutta la disponibilità possibile, non può che operare nell’assoluto rispetto delle norme e dei vincoli che le risorse consentono e che sono stati ribaditi recentemente dalla nota del Ministero dell’Interno.”

Secondo Rita Rossa ad esempio, una strada potrebbe essere quella della solidarietà tra i dipendenti delle singole partecipate consentendo così di evitare che gli irrinunciabili tagli cadano solo sulle teste di alcuni. La grande sfida è che i dipendenti di ogni singola azienda siano disponibili a rinunciare a una parte del loro stipendio per evitare di rinunciare ad alcuni colleghi.  In particolare i dipendenti di ASPAL potrebbero contribuire ad aumentare i posti di lavoro salvati, se acconsentissero ad accettare un lavoro part time.

“Purtroppo – conclude il primo cittadino – i tempi devono essere necessariamente molto stretti e quindi sono disponibile a valutare in tempo reale qualunque ipotesi che, a parità di costi, e nell’assoluto rispetto di tutte le norme consenta di avere la maggiore occupazione possibile”.

4 marzo 2013