La notizia è stata data dal Pdl durante una conferenza stampa che si è svolta giovedì mattina in municipio: la Procura della Corte dei Conti di Torino ha aperto un’inchiesta nei confronti del Comune di Alessandria, guidato dal sindaco Rita Rossa, perché ha istituito l’Azienda Speciale “Costruire insieme” quando, secondo l’accusa, non aveva la possibilità di farlo. Per l’ex sindaco Piercarlo Fabbio se l’azienda fosse dichiarata illegittima potrebbe esserci danno erariale.

Un momento della conferenza stampa con Piercarlo Fabbio, Mario Bocchio e Michele Formagnana

Un momento della conferenza stampa con Piercarlo Fabbio, Mario Bocchio e Michele Formagnana

Tutto nasce da un esposto che l’attuale dirigente del Pdl, Mario Bocchio, consigliere comunale nella passata legislatura, ha presentato alla Procura Regionale della Corte dei Conti di Torino l’8 ottobre scorso proprio in merito all’istituzione, decisa dalla Giunta-Rossa, dell’Azienda Speciale “Costruire Insieme” che si occupa di servizi a domanda individuale e servizi per l’infanzia come la gestione degli asili nido.

Bocchio, nel suo esposto, sostiene che il Comune di Alessandria, non avendo rispettato il Patto di Stabilità, non poteva dare vita all’Azienda e soprattutto attraverso di essa non poteva assumere persone, come invece pare abbia fatto attingendo da una graduatoria scaduta di un’altra azienda Partecipata, cioè l’Aspal.

“Lunedì 11 marzo – ha detto Bocchio in conferenza stampa – ho ricevuto la comunicazione ufficiale da parte della Procura della Corte dei Conti di Torino – che in seguito al mio esposto è stata aperta un’inchiesta nei confronti del Comune.”

Ma la vicenda potrebbe anche avere risvolti inattesi e mettere a rischio il posto di lavoro degli 80 dipendenti dell’Azienda stessa.

“Se la Corte dei Conti dichiarasse illegittima la costituzione della Società – dice il capogruppo del Pdl Piercarlo Fabbio – il Comune potrebbe decidere di vendere l’azienda ad un privato; c’è una clausola che prevede, in quel caso, che i lavoratori siano obbligati a trasferirsi alle dipendenze del nuovo proprietario. Se così fosse perderebbero lo status di dipendente pubblico. Questo lo avevamo a suo tempo fatto presente al sindaco Rita Rossa, che in consiglio comunale aveva affermato che non intendeva perseguire questa strada ma avrebbe fatto rientrare i dipendenti nei loro precedenti ruoli. Bene per essere sicuri che accada veramente così e per tutelare gli 80 lavoratori proporrò al Consiglio comunale di togliere dall’atto di costituzione dell’Azienda Speciale questa possibilità.”

 21 marzo 2013