Sono le 18,20 di sera di Giovedì 14 Febbraio alla SOMS di Castellazzo Bormida, uno dei bar più affollati del paese con sempre molte persone. Sembra un giorno qualunque come tanti e tra i clienti c’è lui: Lorenzo N.  17 anni, residente in paese che all’improvviso si reca in bagno, estrae una pistola dalla tasca, se la punta addosso all’altezza della pancia e fa fuoco.

La Soms di Castellazzo

La Soms di Castellazzo

Lo sparo viene avvertito dal gestore del locale e dagli avventori che si precipitano subito in bagno e vedono il giovane disteso in un lago di sangue.

Viene dato l’allarme e sul posto si reca l’ambulanza del 118 con medico ed infermiere a bordo. I sanitari si accorgono che il ragazzo è ancora vivo: gli praticano le prime cure e lo trasportano subito all’ospedale di Alessandria dove viene ricoverato in prognosi riservata e sottoposto ad un delicato intervento chirurgico, però a quanto pare, dalle prime informazioni, non sembra in pericolo di vita.

Alla Soms,  intanto arrivano i Carabinieri di Castellazzo Bormida e quelli del comando provinciale di Alessandria per i rilievi di rito.

Subito emergono le prime domande: di chi era la pistola che ha usato per suicidarsi? I carabinieri fanno partire subito le indagini e la pistola risulta essere una calibro 6,35 di proprietà del padre del ragazzo di cui Lorenzo, a quanto pare si è appropriato di nascosto.

Quasi certo invece il motivo che ha portato il giovane a spararsi, dovuto con ogni probabilità ad una delusione amorosa. Anche se non ha lasciato scritti il giorno scelto per tentare di togliesi la vita, cioè San Valentino, la dice lunga sulle ragioni.

 14 febbraio 2012