Pubblichiamo un intervista a tutto campo che ci ha inviato Pier Carlo Lava effettuata nei confronti di Giovanni Barosini, presidente del Consiglio provinciale e consigliere comunale di Alessandria sui problemi della città

 Qual é la sua opinione in merito alla delibera di dissesto?

Noi dell’UDC non abbiamo votato la delibera sul dissesto!

L’obbligo di alzare tutte le tariffe e le tasse comunali al massimo livello e l’impossibilità di contrarre nuovi mutui per investimenti sono soltanto due degli aspetti negativi che un dissesto inevitabilmente produce.

Alla luce di quello che è successo in questi mesi abbiamo consolidato la nostra intuizione: si sarebbe dovuto impostare un piano pluriennale di risanamento e di dismissioni di immobili e di quote di partecipate come hanno fatto alcuni comuni, come ad esempio Torino, che è molto più indebitata di noi.

La maggioranza ha approvato un bilancio finalizzato al rientro del debito, che prevede una riduzione dei costi di circa 27 milioni di euro all’anno, e la situazione delle partecipate, Amiu, Atm e Aspal è drammatica, se lei fosse al Governo della città come affronterebbe il problema?

Il bilancio stabilmente riequilibrato è stato impostato con eccessivo rigore e scarsa lungimiranza: per esempio ha previsto che la spesa per il personale passi da 26 a 21 milioni di euro e questo potrà produrre decine di esuberi in comune.

Per le municipalizzate siamo al caos totale: ATM ha avuto un taglio di 3,5 milioni di euro e sono stati minacciati 100 esuberi, ASPAL è in liquidazione, il Presidente del CDA si è dimesso ed alcuni importanti servizi sono stati chiusi, Costruire Insieme è probabilmente illegittima e 80 lavoratori vivono momenti di grave incertezza.

Che dire poi di AMIU? E’ in liquidazione ma i 3 liquidatori sono in difficoltà.

In questi mesi é stato difficile anche pagare gli stipendi, ma mancano valide strategie industriali: esiste ancora il contenzioso con la banca inglese Barclays e non si sa nulla in tema delle scelte su raccolta, trasporto e smaltimento rifiuti.

Alcuni mesi fa abbiamo presentato un interrogazione all’Assessore Bianchi per chiedere notizie dei piani industriali e delle riorganizzazioni, ma finora è tutto fermo: sono state solo cedute alcune quote ma non abbiamo nessun piano industriale.

Quali soluzioni allora?

Razionalizzare le partecipate, accorparle, gestire con maggiore efficienza, tenere solo i servizi fondamentali, nominare Consiglio di Amministrazione e dirigenti autorevoli e non i soliti parenti ed amici vicini ai politici.

Naturalmente occorre anche chiedere aiuto alla CDP per avere iniezioni di liquidità nelle municipalizzate, come hanno fatto in altre grandi città.

E’ difficile riparare ai danni cagionati in molti anni da varie amministrazioni che in molti casi hanno assunto personale che non era necessario.

Il commercio alessandrino é in crisi, che cosa propone per rivitalizzarlo?

Il commercio è in crisi in tutta Italia: le famiglie sono più povere a causa della crisi e spendono meno per mangiare e vestirsi.

Miracoli non se ne possono fare, ma qualche provvedimento utile si può emanare: inserire a livello parlamentare negli studi di settore di commercianti ed artigiani il correttivo “ attività esercitata in comune dissestato” per adeguare i ricavi alla reale situazione reddituale e non presumere redditi troppo elevati ed impossibili da conseguire.

Ristabilire la sosta gratuita in pausa pranzo, creare una zona franca per Alessandria, come già detto.

Che cosa propone per risolvere il problema dell’inquinamento ad Alessandria?

Nel 2012 l’ex Sindaco aveva ricevuto un avviso di garanzia per l’inquinamento, Alessandria é tra le città più inquinate d’Italia.

E’ necessario sostituire le vecchie caldaie nei palazzi con nuove caldaie a condensazione che consentono elevati risparmi e producono poco inquinamento.

Anche la viabilità deve essere modificata con la creazione di zone pedonali e la valorizzazione dei parking in via Parma e Via Inviziati.

E’ necessario inoltre incentivare i cittadini ad usare di più la bici ed i mezzi pubblici.

Pier Carlo Lava



 19 febbraio 2013