Un Tavolo di Confronto per individuare e mettere in atto iniziative comuni e strategiche per il recupero delle provvisionali previste nella storica sentenza del Processo Eternit del 13 febbraio 2012.

 

È questa la proposta che il sindaco di Casale Monferrato, Giorgio Demezzi, ha fatto al Ministro del Lavoro Elsa Fornero con una lettera inviata questa mattina, 23 gennaio: «Ben conoscendo quanto Le stia a cuore il problema dell’amianto, come pure le ripercussioni che lo stesso ha avuto sulla nostra Città e sul suo contesto lavorativo, e ricordando ancora il Suo accorato ma fermo intervento in occasione del convegno organizzato dal Ministero della Salute tenutosi qui a Casale lo scorso 17 settembre – si legge nella nota inviata dal sindaco Giorgio Demezzi -, ritengo opportuno richiedere al Dicastero da Lei presieduto di convocare quanto prima un Tavolo di Confronto al fine di poter individuare e mettere in atto iniziative comuni e sinergiche atte al recupero delle provvisionali previste dalla sentenza penale di primo grado del Processo Eternit del 13 febbraio. Come Lei saprà i due imputati sono stati anche condannati al pagamento di una provvisionale immediatamente esecutiva a favore di molte singole persone e di Enti e Associazioni. Ovviamente gli imputati non hanno ottemperato a questa condanna in attesa del processo penale di secondo grado, ma soprattutto perché non perseguibili nei loro interessi sul nostro territorio nazionale».

La proposta è quindi quella di convocare un Tavolo di Confronto che dovrà vedere al proprio interno gli enti e le associazioni direttamente interessate dalle provvisionali e le associazioni che rappresentano i singoli cittadini: «L’idea – ha spiegato il sindaco Demezzi – è quella di lavorare tutti insieme affinché la sentenza del 13 febbraio non rimanga solo sulla carta, ma possa finalmente essere eseguita e risarcire, purtroppo solo economicamente, un’intera città e il suo territorio».

Oltre al Ministero del Lavoro, quindi, dovrebbero far parte del Tavolo anche il Ministero della Salute, l’Inail, la Regione Piemonte, l’Asl AL, l’Associazione Vittime Amianto, l’Onlus Medicina Democratica e le sigle sindacali Cgil, Cisl e Uil.

23 gennaio 2013