Si chiama “Governance Poll” e viene organizzata da “Il Sole 24 ore”. E’ il sistema che misura il consenso dei sindaci dei capoluogo di provincia e ha attribuito al sindaco di Alessandria, Maria Rita Rossa, un indice di gradimento del 47 percento, con un calo del 21 per cento rispetto ai risultati ottenuti alle elezioni amministrative 2012. Colpa anche del dissesto, Rita Rossa è precipitata al 93esimo posto su 101 candidati.

Chi ha letto la graduatoria sul maggiore quotidiano economico italiano ha subito espresso un giudizio negativo nei confronti del primo cittadino di Alessandria che ha sicuramente avuto poco tempo per curare la propria immagine pubblica alle prese con grossi problemi di natura finanziaria tale che non permettevano neppure di pagare gli stipendi dei dipendenti Comunali.

Ma sono in molti a non ritenere valida questa giustificazione.

“Tra novembre e dicembre – dice il capogruppo dell’opposizione Piercarlo Fabbio – il consenso dei sindaci e dei Governatori di Regione è calato, probabilmente grazie a colpi ben inferti dallo Stato (meno trasferimenti e quei pochi in ritardo o non ancora giunti, spending review, e “salva” il salvabile), in questo ottenendo un piccolo gioco al ribasso ove ormai neppure più i sindaci riescono a tenere un po’ di fiducia nella politica. Hanno resistito i sindaci appena eletti: “8 dei 9 politici locali più apprezzati sono usciti dalle amministrative della primavera 2012. E quell’uno non computato? Trovato. E’ il sindaco di Alessandria, che coglie un 93 posto che neppure la Scagni aveva avuto l’ardire di sfiorare, perdendo il 21% di consensi in poco più di 6 mesi.”

Secondo Fabbio si tratta di un’enormità che dovrebbe far riflettere Rita Rossa.

“La sindaca – conclude Fabbio – dovrebbe pensare alle sue strategie politiche e comunicative, più volte da noi indicate come inopportune e sbagliate. Dissesto in testa. Anche perché il sindaco di Caserta, che pure di dissesto vive, perde solo il 2,2%. Tra i peggiori sindaci d’Italia “il Sole” segnala Crotone, Alessandria e Taranto, che sappiamo quali vicissitudini vive per il caso ILVA. E allora? Peggio di così non si poteva fare, ma ci resta una speranza: che la bionda sindaca possa solo migliorare, se non altro perché dietro vi sono solo 8 posizioni!”

 

LA RISPOSTA DI RITA ROSSA

“Va sottolineato – ha commentato il Sindaco Rita Rossa – che il dato di partenza assunto dal quotidiano come temine di paragone è stato quello del Ballottaggio (68 per cento), mentre, al primo turno, la percentuale era stata del 39,63. E’ chiaro che si tratta di un dato pesantemente falsato dal fatto che si sia scelto di confrontare dati non omogenei. Tuttavia è altrettanto chiaro che si tratta di un campanello d’allarme che deve far riflettere sulla necessità di una verifica complessiva sull’attività di governo della città. Il tempo della ricognizione e della gestione delle varie emergenze è scaduto: ora occorre impegnarsi per un progetto di città che ponga al centro la città stessa. Più volte ho ribadito che nessuno deve rimanere indietro, ma le conseguenze del dissesto non debbono ricadere esclusivamente sui cittadini, che sono i primi interlocutori dell’amministrazione comunale. Non possiamo non rispondere alle domande degli alessandrini; chi paga i servizi al massimo, ha il diritto di avere servizi efficienti. E se questo significherà prendere decisioni anche dolorose, questo dovremo fare”.

 7 gennaio 2013