Langue il Centro Giovanile di Tortona: non solo non sta facendo attività assidua per mancanza di fondi, ma, ormai è certo, l’edificio che lo ospita verrà interamente venduto alla vicina scuola professionale ed il Centro verrà trasferito nell’immobile dello Chalet.

La conferma arriva in un’intervista esclusiva fatta dal nostro giornale all’assessore alle politiche giovanili e allo sport, Mario Galvani. Un’intervista a tutto campo a quello che è uno degli assessori più preparati e con più voglia di fare della Giunta- Berutti che ha dimostrato di non avere paura ad esporsi in prima persona.

A lui, soprattutto, si deve il salvataggio dell’Università infermieristica: quando tutto sembrava ormai deciso e la chiusura era già stata decretata, l’assessore ha incontrato i giovani, ha parlato loro col cuore in mano ed è riuscito a sbloccare la situazione.

Galvani è un amministratore con tanta voglia di fare ma forse il più bistrattato della Giunta Comuanle. Un assesore con idee anche valide, ma che non può metterle in pratica, perché purtroppo il suo settore è il più penalizzato: gli hanno praticamente tagliato tutti i fondi, perché si sa, a Tortona, i giovani sono molto più discriminati degli anziani e dei bambini.

Così per poter organizzare qualcosa l’assessore cerca di raccogliere fondi a destra e a manca.

Intanto i giovani tortonesi non sanno cosa fare, non hanno attrattive e vivono in una città abulica dove c’è spazio per tutti ma non per loro.

 

Assessore, il Centro Giovani ha riaperto a settembre ma senza soldi e quindi senza possibilità di organizzare qualche programma valido per fungere da polo di attrazione, c’è qualche novità?

Abbiamo presentato una richiesta di fondi all’’Amministrazione provinciale di Alessandria che con ogni probabilità verrà accolta. A gennaio contiamo di partire con un programma di tirocini formativi per i giovani e altre iniziative allo studio.

Ma davvero vi hanno tagliato quasi tutti i fondi per svolgere attività a favore dei giovani?

Purtroppo i soldi sono sempre di meno ed è sempre più difficile organizzare qualcosa per i giovani, ma io non mi arrendo e vado avanti lo stesso.

Ma è vero che l’ex sala dello Ial al Centro Giovani verrà venduta al privato? Ci risulta che ci siano state delle richieste.

Non solo l’ex sala dello Ial ma tutta la struttura, perché con ogni probabilità è uno degli immobili di un certo valore che riusciremo a vendere in questo periodo di crisi. Siamo in attesa del Nulla osta dalla Soprintendenza dopodiché verrà emesso il bando. Tra l’altro non cambia neppure la destinazione d’uso.

E il Centro Giovani che fine farà?

Verrà trasferito allo Chalet, la decisione è già stata presa. Pensiamo che quella sia l’ubicazione più idonea per i giovani: c’è verde e tanto spazio per fare ogni genere di attività, soprattutto sportiva. Abbiamo già esaminato la questione: c’é solo da effettuate una piccola modifica all’impianto di riscaldamento ma credo che non ci saranno problemi. L’ufficio tecnico è già stato informato ed è una spesa che il Comune può sostenere tranquillamente.

Corre voce che lei voglia dimettersi e lasciare l’incarico di assessore. E vero? E’ perché il suo assessorato è il primo dove vengono effettuati dei tagli alle risorse?

No, non è per quello. E’ vero, avevo intenzione di dimettermi e di lasciare la carica ma era tutto legato alla vicenda del Derthona calcio. Io ho sempre agito in buona fede e per il bene della città e quando vedo che questo mio agire non viene compreso o frainteso non ci sto. Non mi è piaciuta la strumentalizzazione che si cercava di dare a tutta la vicenda, per questo ero pronto a dimettermi. Ora che per fortuna tutto si è risolto, invece, sono deciso ad andare avanti e rimango perché malgrado la cronica carenza di risorse vorrei portare avanti alcuni progetti per il bene di Tortona e spero di riuscirci.

 2 dicembre 2012