Quella che andiamo a raccontare è l’ennesima morte di un cittadino che appartiene al cosiddetto mondo degli “invisibili” persone che vivono sole, sbarcando il lunario con piccoli lavoretti che vivono in giro, dormono dove capita.

Lui si chiamava Ndiaye Thiendou, aveva 41 anni, era senegalese. E’ stato trovato cadavere a Molare,

in Regione Arzello in un locale abbandonato usato da immigrati extracomunitari come riparo per trascorrere la notte.

Era deceduto da oltre 24 ore, probabilmente ucciso dal monossido di carbonio. I Vigili del fuoco di Acqui terme, infatti, hanno rinvenuto un braciere ormai spento.

Probabilmente l’uomo che viveva solo, non era sposato ed effettuava solo qualche piccolo lavoretto ad Acqui, è passato dal sonno alla morte senza accorgersene.

Una vita da “invisibile” come tante persone che passano in questo mondo senza lasciare traccia: senza famiglia, con lavori saltuari, probabilmente poco retribuiti e non in regola. Insomma l’ennesimo individuo solo, abbandonato, costretto a vivere una vita fatta di stenti, come tantissime persone che vivono accanto a noi.

 19 dicembre 2012