Il Biodigestore in fase di realzizazione

Scoppia il caso del Biodigestore che sta per esswere reallizzato in strada Oche. A Sollevarlo è il Movimento Cinque Stelle di Valenza che chiede se i cittadini valenzani siano a conoscenza che si sta costruendo proprio nella loro città un impianto di biodigestione anaerobica.

“ Passato fuggevolmente in Consiglio comunale nel luglio scorso con una tiepida opposizione dei gruppi di minoranza – dicono i responsabili del Movimento 5 stelle di Valenza – vogliamo far rilevare consultata. Abbiamo fatto una rapida indagine tra i valenzani e la maggior parte non ne sapeva nulla. .Alcuni cittadini che abitavano nei pressi si sono lamentati per i rumori dovuti alla costruzione, ma gli altri erano perfettamente all’oscuro.Sappiamo che il traffico di camion che vanno e vengono dall’impianto e’ notevolmente aumentato, creando sicuramente un aumento dell’inquinamento da polveri sottili. Cosa trasportano?La presenza di un impianto di tal genere deve essere partecipata ai cittadini. In diversi comuni dove c’era l’ intenzione di costruirne uno hanno persino fatto un consultazione tramite referendum per conoscere la volontà degli abitanti.”

I grillini sottolineato il fatto che una costruzione di questo tipo ha delle conseguenze e un impagtto sul territorio e quindi , i cittadini devono essere informati sul tipo di biodigestore, sulle garanzie prese per eventuali criticità. Sui vari provvedimenti adottati riguardo ai rumori, al traffico, agli odori , sulla destinazione del digestato ( residuo finale).

“Dove sarà depositato quest’ultimo – chiedono – potrebbe contenere prodotti tossici? oppure il vantaggio sara’ come al solito di privati? Questo vogliamo chiedere alle istituzioni ed al Comune in particolare che sovraintende a quello che accade nel territorio.In troppi casi la mancanza di informazioni nasconde situazioni poco chiare, chiediamo solo di essere informati per conoscere e giudicare.”

I grillini poi si soffermano a spiegare cosa sia il biodigestore, evidenziando che la sostanza organica (frutta, mais, mais industriale sorgo,ecc.), in assenza di ossigeno, si trasforma in gas che può diventare combustibile per la produzione di energia elettrica.La massa presente all’interno di esso viene trasformata in bio gas, una sostanza costituita principalmente da metano e anidride carbonica, a seconda del tipo di sostanze utilizzate .La presenza di metano varia da un minimo di 50% ad un massimo di 70%Il biodigestore può produrre energia elettrica, in piccola parte consumata dall’impianto e in maggior parte venduta alla rete.I biodigestori sono sicuramente gli impianti alimentati a fonti rinnovabili meno impattanti (sebbene ci siano delle criticità relative al digestato che devono essere approfondite) dato che al loro interno non avviene alcuna combustione ma bensì una fermentazione anaerobica (processo biochimico).

 25 novembre 2012