Partorire sorridendo, il sogno di tutte le future mamme da questo mese è diventata una realtà per le signore che partoriscono presso l’Ostetricia e Ginecologia di Casale Monferrato. Nel reparto diretto dal dottor Roberto Chiapponi dopo alcuni mesi di sperimentazione è stata infatti introdotta stabilmente una nuova metodica di analgesia medica nel travaglio di parto. Si tratta di una miscela di Ossigeno e Protossido d’Azoto, quest’ultimo conosciuto da tempo come gas esilarante, che la partoriente si somministra da sola tramite un dispositivo che libera l’analgesico con una valvola on-demand. La combinazione al 50 per cento dei due gas consente di non superare il limite dell’effetto analgesico ed ansiolitico evitando così l’addormentamento della paziente, che interviene superando il 60% del dosaggio di protossido di azoto. “ La sedazione cosciente induce nella paziente un piacevole rilassamento psichico e muscolare pur mantenendone la collaborazione attiva. – spiega il dottor Chiapponi – Da molti anni ormai questo tipo di analgesia è in uso nelle sale parto dei Paesi Anglosassoni con notevole soddisfazione delle utenti mentre in Italia, fino a pochi mesi fa, veniva utilizzata solo in campo odontoiatrico. Oggi alcuni grandi ospedali come il Careggi a Firenze o il Buzzi di Milano utilizzano stabilmente la sedazione cosciente nel travaglio del parto proprio per la sua assoluta sicurezza, la semplicità d’uso e non da ultimo per i costi contenuti, infinitamente più bassi dell’anestesia peridurale. Per le stesse ragioni sono orgoglioso di introdurre tale metodica anche nella ASL AL – conclude il primario – e spero che, sulla base dei risultati conseguiti nella sperimentazione casalese, venga presto adottata anche per gli altri punti nascita dell’ASL provinciale”. E per far conoscere alle gestanti l’opportunità di usufruire dell’analgesia medica da poco in uso all’Ostetricia-Ginecologia del Santo Spirito, lo scorso 5 novembre il dottor Chiapponi ha illustrato la nuova metodica ad un gruppo di future mamme che hanno partecipato all’incontro a loro dedicato, organizzato dal Consultorio Familiare di Casale diretto dalla dottoressa Fulvia D’Addezio.

Il protossido di azoto è il più vecchio anestetico del mondo, è un gas incolore dall’odore dolciastro che se inalato può avere effetti euforizzanti, anestetici ed analgesici. Tecnicamente il gas va ad interagire con le cellule nervose del cervello, distendendo i nervi con conseguente sedazione del paziente. Partorire utilizzando questa miscela di ossido d’azoto e ossigeno comporta innumerevoli vantaggi rispetto alle tecniche tradizionali, come ad esempio l’anestesia epidurale, utilizzate per diminuire il dolore durante il travaglio. Anzitutto la quasi totale assenza di controindicazioni, trattandosi di un gas innocuo che al massimo procura euforia, lascia la futura mamma sveglia e perfettamente cosciente di quello che le sta accadendo, limitandosi a diminuire il dolore nelle fasi peggiori del travaglio.

 19 novembre 2012