I colori delle acqueforti è il titolo della rassegna espositiva aperta a palazzo Cuttica, uno degli edifici più suggestivi della nostra Alessandria.

Nadir, con le sue opere, sorprende ogni volta: ogni esposizione serba sempre qualcosa di nuovo, di inedito, tanto da sorprendere il visitatore, come è sua consuetudine.

È passato dalla copia dal vero, eseguita come lui stesso ha confessato, “da bravo ragazzo”, per arrivare alle figure umane deformate dal duro lavoro, ciascuna con una carica di vitalità sorprendente, eppure schiacciata dalla fatica.

Ha avuto il coraggio di dipingere queste mani rovinate dai calli; quelle gambe tozze, schiacciate dai pesanti pesi portati e sopportati; quei volti sofferenti, segnati da una vecchiaia precoce, frutto di un’esistenza difficile, divisa fra stenti, tormenti, affanni, promessi dai cantieri, nelle fabbriche, nelle officine, nei campi, per poco compenso.

Oggi tutto questo è stato accantonato per trovare, attraverso le sue acqueforti, una dimensione diversa, quasi una riscossa alla pittura di ieri, sorta nuova con la stessa forza interiore, derivata da anni passati in tipografia, fra il profumo dell’inchiostro, le delicatezze dei colori.

Il suo modo di dipingere è in continua evoluzione, una costante serena ricerca del soggetto da ritrarre, qualunque esso sia.

Ogni sua opera tratta momenti differenti, imposti dalla sua sensibilità, rivisti con il filtro del suo sguardo, incisa prima nel suo animo, poi sulla lastra per essere tramandata, accessibile all’osservatore, impiegando una tecnica esclusivamente sua.

La mostra é aperta fino al 26 gennaio 2013, tutti i sabati dalle 16 alle 19.

 Franco Montaldo



2 novembre 2012