Le Guardie Zoofile ENPA di Acqui Terme hanno effettuato il sequestro di alcune lepri e pernici rosse nel comune di Grognardo. Tali animali erano rinchiusi all’interno di varie gabbie, suddivisi a coppie utilizzate per la riproduzione. I nuovi nati dovevano contribuire con il loro successivo rilascio a riempire il carniere dell’uomo che li allevava e dei suoi amici, ovviamente tutti cacciatori.

A protezione di questo “allevamento” da animali ritenuti “nocivi” come la volpe, la faina, venivano predisposte gabbie trappola auto chiudenti, collocate in posizione perimetrale.

Anch’esse sono state sottoposte a sequestro e rimosse.

Le relative sanzioni comminate sono elevate, perché la Legge 157/92 sulla caccia, stabilisce che tali attività di allevamento e controllo dei predatori siano sottoposte ad autorizzazione rilasciata dalla Provincia. Anche in questo caso non esisteva autorizzazione, ma trionfava il “fai da te”, in barba alle leggi sulla caccia, sulla sanità, sulla tutela degli animali ed edilizie .

L’intervento si è concluso con il trasferimento di lepri e pernici, operato da personale qualificato provinciale, presso un cento di recupero fauna selvatica convenzionato con la Provincia di Alessandria, per valutare col tempo la possibilità di immissione in natura.

“Interventi di questo tipo – dicono le guardie dell’Enpa – si spera possano servire da deterrente per una categoria di persone, i cacciatori, che ritengono di aver diritto di vita e di morte su qualunque specie animale, dichiarando poi di essere i difensori della natura, rispettare leggi e regolamenti.

 11 novembre 2012