La Polizia di Stato di Casale Monferrato ha denunciato un ragazzo rumeno di 25 anni residente in città, per violenza privata, commessa ai danni di una giovane connazionale ventenne e per il rifiuto di rifiuto di fornire indicazioni sulla propria identità personale.

Tutto è accaduto quando una passante transitando per via Saffi, ha visto un ragazzo trattenere vistosamente e violentemente per i polsi una sua coetanea che tentava di liberarsi dalla presa.

La stessa cittadina ha prontamente chiamato il “113” favorendo l’immediato intervento di una “Volante” che giunta sul posto, trovava anche una pattuglia della Guardia di Finanza della locale Compagnia che, transitando in quella strada aveva scorto la scena.

Gli operatori di Polizia chiedevano immediatamente l’identità dei due soggetti che veniva fornita rapidamente dalla ragazza, ma ricevevano il prolungato rifiuto del giovane che, con fare arrogante, più volte e con scuse non plausibili impediva l’identificazione agli agenti.

La ragazza, che nel corso dell’episodio era stata vista piangere e gridare mentre era trattenuta a forza, ha spiegato di essere residente dimorante a Padova ospite di una amica, qui attraverso il social network “www.cuplari.ro”, frequentato da giovani rumeni in cerca di relazion i sentimentali, ha conosciuto il ragazzo che le stava di fronte e che le aveva inviato una sua foto per invitarla a Casale. La stessa, aveva accettato l’invito ma giunta alla stazione, aveva trovato ad attenderla una persona diversa da quella ritratta nella foto del profilo del social network.

Nonostante il fatto che il giovane assicurasse di essere davvero lui nelle foto del profilo pubblicato, la ragazza delusa e anche preoccupata per questa sorta di “truffa” aveva manifestato l’intenzione di andarsene subito ma è stata convinta a rimanere almeno un giorno per conoscersi meglio; In considerazione della distanza la giovane ha deciso di accettare l’invito ma dopo una notte ha comunicato al suo ospite che non intendeva assolutamente proseguire nella frequentazione provocando nel ragazzo una reazione di prostrazione tanto che questi minacciava di compiere atti inconsulti se la ragazza se ne fosse andata.

Ciò comportava addirittura il trattenimento della donna, contro la sua volontà, nell’appartamento del ragazzo e scatenava una lite che attirava l’attenzione di due condomini che si recavano nell’abitazione di quest’ultimo per chiedere cosa stesse accadendo; il giovane rumeno tentava di giustificare il trambusto attribuendolo ad una lite tra fidanzati ma, l’apertura della porta dell’alloggio consentiva alla ragazza di scappare via in strada, dove poi si è sviluppato l’episodio prima raccontato e che ha provocato l’intervento della Polizia.

Questa travagliata storia di relazione sentimentale è finita in Commissariato, dove al ragazzo sono state scattate, a cura della Polizia Scientifica, foto (segnaletiche) rispondenti alle sue attuali sembianze.

La ragazza, a quanto pare è ritornata a Padova.

 29 ottobre 2012