I volontari dell’Arca

L’associazione A.R.C.A di Novi Ligure ha compiuto vent’anni, li ha festeggiati con una cena rigorosamente vegetariana svoltasi a fine luglio all’azienda vinicola Laura Valditerra, presenti anche i pittori del Centro d’Arte Pieve che hanno esposto quadri aventi per oggetto i cani. Gianna Timossi è la presidente dell’Associazione.

Poniamo a lei alcune domande. Ma veniamo interrotti, c’è una urgenza: si è rotto il ventilatore che al canile viene utilizzato per rinfrescare l’ambiente di una cagnolina molto anziana. Ci chiede se anche noi, di Oggi Cronaca, possiamo farci portavoce di questa esigenza invitando chi in casa ha un ventilatore che non usa a portarlo, per cortesia, in canile.

Perchè l’A.R.C.A.?

L’A.R.C.A è nata per volontà di un gruppo di amici degli animali che operavano come volontari presso il vecchio canile di Novi e volevano migliorare le condizioni di vita di chi del canile era ospite. Vent’anni di vita sono indubbiamente un bel traguardo ed in questi vent’anni l’A.R.C.A ha avuto una storia storia importante perchè è riuscita, grazie agli operatori ed ai collaboratori del canile, a fare un lavoro notevole per la città di Novi e non solo per la città di Novi. Perchè i cani nel canile sono trattati molto bene, sono amati, rispettati, curati e comunque il fatto di avere un canile con questo tipo di caratteristiche può essere considerato un fiore all’occhiello di Novi

Puoi portarci alcune cifre sui cani che vengono annualmente abbandonati?

Riguardo ai cani abbandonati le cifre, per la verità, non sono notevoli: lo scorso anno sono stati circa una ventina. E riguardo alle colonie feline interessano non più di 15 cani sul territorio dei trentuno comuni facenti parte del territorio una volta dell’Asl. Merito dell’opera di sensibilizzazione e di informazione che non solo noi ma le varie associazioni che si occupano di animali hanno svolto in questi anni.

Vent’anni: come sono cambiate le cose in questo periodo?

Rispetto a quando l’associazione è stata costituita sono aumentate notevolmente le persone che ci aiutano e che considerano importante il lavoro che svolgiamo. Gli animali vengono rispettati di più, escludendo ovviamente alcuni casi che però vengono segnalati dai cittadini. Anche per i gatti molti chiamano per essere aiutati a gestire piccole colonie che ogni tanto si vengono a formare.

Gli orari del canile e quanti cani ospita?

Il canile municipale di Novi raggruppa trentun Comuni ed è aperto dal lunedì alla domenica dalle otto a mezzogiorno ed inoltre il primo sabato di ogni mese dalle 14 alle 17. A luglio ed agosto non ci sarà l’apertura domenicale. La capienza del canile è di 110 ospiti, attualmente abbiamo settanta cani. A differenza degli altri anni abbiamo una diminuzione dei cani catturati e quindi di randagi. E quest’anno ci sono state parecchie adozioni.

Come si svolge la vostra attività?

In canile ci sono tre operatori e comunque non meno di due ogni mattina. Provvediamo all’uscita dei cani tutti i giorni, alla pulizia delle gabbie, siamo sempre presenti quando ci sono dei visitatori e, naturalmente, diamo da mangiare ai nostri ospiti. Nel canile inoltre sterilizziamo tutte le femmine, perciò le persone non devono spendere soldi in questo senso. Qualche volta sterilizziamo anche qualche cane maschio caratteriale. C’è inoltre da dire che in questo periodo stiamo facendo una campagna per la raccolta di pellet per il canile. Nostra intenzione, infatti, è quella di riscaldarne una parte con un impianto a pellet.

Qual è il problema maggiore che dovete affrontare?

Abbiamo tanti cani anziani e si devono convincere le persone ad adottarli. Voglio dire, non c’è solo il cucciolo, anche il cane adulto da molte soddisfazioni perchè è già formato caratterialmente, da molto affetto. Anche un cane di 4-5 o più anni può dare le stesse soddisfazioni di un cucciolo. E non è detto che un cucciolo, adottato, un giorno non torni in canile quando avrà una certa età.

Il rapporto con le persone che adottano un cane può presentare dei problemi?

Certamente e soprattutto perchè ci sono persone o famiglie che si aspettano, in presenza di problemi del loro cane, che il canile lo ritiri. Il problema quindi non è più tanto quello del randagismo, anche se il randagismo rimane un problema notevole, ma delle persone che adottano un cane e non sanno poi gestirlo. Non capendo che fa parte della famiglia. Inoltre non è possibile riportare il cane al canile in quanto ci vuole il permesso del Comune e questo viene rilasciato soltanto se ci sono delle motivazioni veramente serie. Altrimenti persone o famiglie adottano un cane e, quando si sono stancate del giocattolo, lo riportano in canile. Non è così che funziona. Riguardo al randagismo voglio sottolineare che è estremamente importante la sterilizzazione di un cane o di un gatto. Sterilizzarli può evitare un gran numero di nuovi randagi all’anno.

Chi adotta i cani?

Diciamo che i cani vengono adottati da persone di ogni età, da coloro che sono rimasti vedovi, dalla coppia con bambini. In quest’ultimo caso prestiamo parecchia attenzione a non dare in adozione dei cani adulti che possono creare dei problemi. Perchè, chiaramente, il bambino vuole prevalentemente un rapporto di gioco con il cane. Quindi valutiamo il carattere del cane, guardiamo al tipo di famiglia che ce lo chiede in adozione ed anche al comportamento dei genitori verso i loro bambini. Compiamo dei colloqui pre-affido e ci sinceriamo anche della sicurezza del cane, che non sia messo in catene. Una cosa sui cani che abbiamo: non ce ne sono di aggressivi, possono però esserci dei cani che hanno subito dei maltrattamenti.

Quali i cani preferiti?

Generalmente gli animali di taglia piccola, soprattutto per motivi di spazio.

Al giorno d’oggi adottare un cane può anche costituire un problema economico?

E’ così, la famiglia deve avere sempre presente che l’adozione di un cane può diventare un costo. Il cane, come una persona, deve essere curato, se ne ha bisogno portato da un veterinario e, periodicamente, vaccinato. Ed invece esistono persone che di queste cose non se ne curano. Vorrei sottolineare una cosa comunque: chi non può adottare un cane può sempre farlo a distanza con una cifra minima di cinquanta euro con cui verranno acquistate medicine, collari antiparassitari o qualsiasi cosa riguardi in modo particolare il cane.

Da quanti anni c’è il canile al Cipian?

Da dieci anni circa. Abbiamo il canile ed il canile rifugio. I cani vengono tenuti sotto osservazione per sessanta giorni e comunque sempre monitorati. Devono essere dati in adozione completamente a posto, vaccinati, sterilizzati, chippati,

Quanti sono i volontari per il canile e quanti per l’Arca?

Per il canile sono una decina quelli che prestano la loro opera assiduamente anche se gli iscritti sono molti di più. Anche perchè le persone vengono quando possono, ci sono tante esigenze, lavorative e familiari. Ci sono tanti che portano a passeggio i cani ma, in questa stagione calda, devono concludere il passeggio per le dieci. Nella stagione invernale può durare anche tre o quattro ore. Riguardo all’Arca sono centoventi gli iscritti ma come associazione non ci siamo mai curati di fare proselitismo. Ed il fatto è che molti si prestano, senza essere iscritti: quando organizziamo i banchetti alimentari nei centri commerciali, in occasione degli aperitivi, quando comunque ci sono delle esigenze. E tante persone portano cibo ed altre cose. Il tesseramento lo facciamo quando vengono al canile in quanto ci deve essere un’assicurazione.

Avete anche un giornalino.

Si, abbiamo anche un giornalino il cui ultimo numero è stato pubblicato lo scorso anno. Questo per ragioni economiche: lo realizzavamo con i fondi del CSVA che però nell’ultimo periodo si sono notevolmente ridotti. E quei pochi pensiamo di utilizzarli per il calendario. Per quello del prossimo anno vi metteremo una serie di fotografie di cani del canile che sono stati adottati.

Collaborazioni con le scuole?

Le collaborazioni con le scuole sono, al momento, lasciate all’interesse del singolo insegnante che coinvolge la classe. Nel mio caso, essendo io insegnante elementare, alcune cose sono state fatte. Ci sono anche alcune classi che hanno offerto soldi, cibo o medicinali. Dal prossimo mese di settembre con le Proposte Scuola del Comune organizzeremo delle visite in canile. C’è invece da costruire l’intervento nelle scuole e questo sia per un problema di costi che per l’esigenza di essere accompagnati da persone qualificate perchè si tratta di fare tutto un discorso dii educazione con il cane, di rapporto con il cane. L’intenzione di costruire questo rapporto comunque esiste.

Il rapporto con il Comune?

Direi che c’è un buon rapporto, sono disponibili, vengono incontro alle nostre esigenze.

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Il direttivo dell’Arca è composto, oltre che dal presidente Gianna Timossi, da Giada Repetto vice-presidente, Marina Pratolongo, Carla Pino, Elisabetta Bava, Barbara Pagano e Michele Masino consiglieri. Segretaria non facente parte però del direttivo Silvia Brianti. Revisori dei conti Laura Severino, Chiara Scatolini, Miriam Brunengo.

Maurizio Priano



13 agosto 2012