Incontri, incontri e ancora incontri: in Prefettura, con i sindacati, ancora in Prefettura,con le organizzazioni di categoria, con gli stesi braccianti, di nuovo in Prefettura. Si cerca di fare tutto il possibile Una ricollocazione per tutti i braccianti di Castelnuovo Scrivia che non lavorano più per le aziende Lazzaro ed hanno dato vita ad una protesta salita agli onori della cronaca nazionale che però si sta ritorcendo contro di loro perché sono rimasti senza lavoro.

Quello di trovare un nuovo lavoro a questi braccianti marocchini che abitano nella Bassa valle Scrivia è l’elemento più importante emerso al tavolo in Prefettura, dopo che il Prefetto Romilda Tafuri ha parlato a lungo con l’azienda ristabilendo le condizioni del 3 agosto: un acconto a tutti e 39 i lavoratori ed il lavoro per 12 ancora in forza.

“Non si tratta di alcun avanzamento rispetto alle posizioni dell’azienda – dicono alla Cgil – sindacati – che di continuo non rispetta gli accordi presi e affigge ai pali cartelli inaccettabili, bensì si tratta di un impegno importantissimo da parte di Prefettura e Assessorato al Lavoro della Provincia perchè restituirebbe dignità e opportunità di vita ai lavoratori che da tempo le vedono negate.”

L’equilibrio resta molto fragile, visto l’accentuarsi della tensione di questi giorni ed i continui comportamenti provocatori da parte dell’azienda. Ma, in questa situazione così delicata, la FLAI e la CGIL ritengono più utile per i lavoratori mantenere i nervi saldi e perseguire tenacemente la strada verso risultati concreti .

“La dignità di quei lavoratori – concludono alla Cgil – si potrà ristabilire con una nuova occupazione, mentre le aziende Lazzaro dovranno rispondere di tutto ciò che verrà accertato in sede giudiziaria e far fronte agli arretrati retributivi.Di sicuro questa vertenza ha assunto una valenza simbolica e generale per la provincia di Alessandria, pertanto non può che concludersi con il pieno ripristino della legalità e dunque restituendo un’immagine pulita di questo territorio, che oltre ad indignarsi, deve riuscire ad isolare e condannare ogni tipo di sfruttamento della manodopera, che danneggia le aziende sane.”

Il commento della Cgil è arrivato dopo due giorni di inteso lavoro con riunioni in Prefettura fino a tardo pomeriggio e successivamente con un’ assemblea alla quale hanno partecipato tutti i braccianti che da settimane ormai sono senza lavoro.

La speranza, a questo punto è tutta nelle mani del Prefetto dopo che la situazione è precipitata in seguito alla campagna di boicottaggio del Bennet avviata dal presidio. Le Aziende Lazzaro hanno comunicato che non intendono più assumere i braccianti. Isolo il Prefetto a questo punto potrebbe fare in modo di convincere le associazioni degli agricoltori a trovare altre aziende disposte ad assumere queste persone.

 22 agosto 2012