Un salasso per gli alessandrini le nuove tariffe comunali decise dalla Giunta-Rossa, ma poteva andare peggio visti gli aumenti praticati dall’altro Comune della provincia ad aver sforato il patto do Stabilità (Tortona) che pur non essendo in dissesto deciso rincari più pesanti. Per quanto riguarda Alessandria, a parte quasi tutti i servizi offerti dalla Biblioteca Civica che raddoppiano ed alcune eccezioni su pratiche dell’Ufficio del Territorio, i rincari per i servizi a domanda individuale sono relativamente contenuti nel misura tra il 10 e il 30%.

La delibera con tutti gli aumenti delle nuove tariffe è stata approvata dalla Giunta ed entrerà in vigore dopo l’approvazione da parte del Consiglio prevista per il 9 agosto, quindi con l’avvio del nuovo anno scolastico.

Di seguito riportiamo servizio per servizio i vari aumenti.

 

MENSE SCOLASTICHE

Il costo del buono pasto per i residenti passa da 3 a 4 euro (+33%) per i bambini delle scuole materne e da 3,60 a 4 euro (+11%) per i bambini residenti che frequentano le scuole elementari. Rimane invariato (4 euro) per i residenti delle scuole medie e passa da 5,50 a 6 euro (+9%) per i bambini che frequentano le medie ma risiedono in altri Comuni.

Le mense per i servizi extrascolastici come ad esempio nei Centri estivi, passa da 3,60 a 4 euro per i bambini residenti in Alessandria (+11%) e da 5,50 a 6 euro per quelli che abitano in altri Comuni (+9%).

 

ASILI NIDO – Retta Mensile

Il costo della rette mensile varia a seconda della dichiarazione ISEE.

Con Isee da 4 fino a 12.500 euro, la quota minima per il tempo pieno passa da 124 a 149 euro (+20,1%) e quella massima da 348 a 418 euro (+20,11%) mentre per il part time la retta minima passa da 104 a 125 euro (+20,1%) e quella massima da 238 a 314 euro (+24,2%).

Con Isee da 12.501 euro fino 22 mila euro la quota minima per il tempo pieno passa da 348 a 418 euro (+20,1%) e quella massima da 374 a 450 euro (+20,3%), mentre per il part time la retta minima passa da 238 a 314 euro (+31,9%) e quella massima da 254 a 336 euro (+32,2%).

Con Isee fino a 30 mila euro da 400 a 480 euro (+20%) per il tempo pieno e da 300 a 350 (+16% per il part time.

Il Comune ha istituito la fascia massima oltre i 30 mila euro fissata in 500 euro al mese per il tempo pieno e 370 per il parziale.

 

TASSA SULLA SPAZZATTURA (TIA)

La legge prevede che con la dichiarazione di dissesto venga coperto il 100% dei costi, ma gli alessandrini in questo caso sono abbastanza fortunati perché la copertura media del servizio finora era del 93%. Gli aumenti per le famiglie però sono leggermente superiori perché si tratta di un dato globale che prende in esame tutto il servizio, per cui gli aumenti per le famiglie possono essere compresi tra il 6 e il 13%.

Alcuni esempi: Una famiglia di 3 perone che abita in un alloggio di 80 mq adesso paga 262 euro all’anno, poi pagherà 295 euro con un aumento del 12,5%; mentre se abita in un alloggio di 100 mq adesso paga 285, coi rincari pagherà 321 euro (+12,1%).

Una famiglia di 4 perone che abita in un alloggio di 100 mq adesso paga 346 euro, poi pagherà 370 (6,9%). Se abita in un alloggio di 120 mq invece adesso paga 371 euro poi pagherà 418 euro (+12,6%).

 

IMU E ACQUA

Come abbiamo già scritto l’IMU sarà applicata alle aliquote massime previste dalla legge, mentre per l’acqua non è previsto alcun aumento in quanto Alessandria fa parte dell’Autorità di Ambito per cui le tariffe devono essere uguali in tutti i Comuni.

 

TOSAP

E’ la tassa di occupazione suolo pubblico che ad Alessandria si chiama Cosap (Canone occupazione suolo pubblico) ed è la tassa con gli aumenti più alti in termini di percentuale le occupazioni temporanee cioè chi deve mettere dei banchetti per un tempo limitato per manifestazioni occasionali, promozioni, feste, mercatini o iniziative varie, praticamente raddoppia e passa da 2,07 a 4,13 euro al mq di spazio occupato, mente aumenta in media del 50-56% la tassa delle occupazioni permanente cioè banchetti del mercato, tavolini dei bar, dehors ed altro. Quattro le diverse fasce con aumenti tutti elevati: da 27,89 a 41,83 euro al mq, la fascia 1, da 25 a 37 la due, da 22 a 33 la tre e da 19 a 30 la quattro.

 

PASSI CARRAI

Anche in questo caso gli aumenti sono compresi tra il 50,1 e il 56,2%. Il rincaro più alto colpisce la fascia più bassa che passa da 9.76 euro a 15,25.

 

RADDOPPIATE LE TARIFFE DELLA BIBLIOTECA

I costi per i servizi offerti dalla Biblioteca civica, a parte alcune eccezioni come il servizio internet per adulti che passa da 2 euro a 2,50 all’ora (+25%) vengono quasi tutti raddoppiati. Ci riferiamo al costo dei vari tipi di fotocopie, alle scansioni alle stampe da microfilm ed altri.

Vengono mantenuti alcuni sevizi gratuiti come internet per i minori e per gli studenti (ma solo fino a 25 anni mentre prima era gratuito per tutti gli studenti), la fotografia digitale con mezzo proprio e visite guidate per le classi.

 

NUOVE TASSE PER I SERVIZI CULTURALI

Passa 2,50 a 3 euro (+20%) il biglietto di ingresso ai musei e aumenta anche quello ridotto (da 1,50 a 2 euro), aumenta del 25% il costo delle viste guidate (da 40 a 50 euro) e vengono istituite nuove tasse.

I laboratori didattici, che erano gratuiti, con nuovo anno scolastico costeranno 1,50 euro a bambino, mentre d’ora in poi si pagherà anche l’affitto delle sale comunali: Utilizzare palazzo Cuttica per manifestazioni costerà 100 euro mezza giornata e 150 euro giornata intera, l’utilizzo della sala Bobbio o del laboratorio informatico della Biblioteca che adesso è gratuito costerà 25 euro fino a 3 ore e 50 euro giornata intera.

L’utilizzo di pubblicazioni collana BCA o cataloghi della Biblioteca che adesso è gratuito, costerà 10 euro.

 

QUATTRO NUOVE TASSE

Vengono istituiti diritti di segreteria per quei servizi che fino ad oggi erano gratuiti: le pratiche di Dichiarazione Inizio Attività (DIA) costeranno 30 euro, il rilascio di autorizzazioni 50, la vidimazione dei registri 30 e il parere della Commissioni di Vigilanza che era gratuito anch’esso costerà 200 euro.

 

ALTRE TASSE MINORI

Nella selva dei numerosi balzelli e ipotizzati rincari per l’uso di strutture comunali (palestre, impianti sportivi, palacimena ed altri) e dei diritti di segreteria segnaliamo solo quelle che ci hanno colpito maggiormente che sono l’aumento del 1.224% (sì avete letto bene non è un errore) della Denuncia di inizio attività che passa dagli attuali 55 euro a 729,40 euro, la comunicazione edilizia ora gratuita che passa a 100 euro, il permesso di costruire che raddoppia (da 50 a 100 euro).

L’assessore Nuccio Puleio

Nell’elenco che molto gentilmente l’ufficio stampa ci ha fornito ci sarebbero molti altri rincari, ma ci fermiamo qui. Se gli alessandrini hanno avuto la costanza di arrivare fino qui e leggere queste righe avranno sicuramente capito quali sconquasso creerà il dissesto del Comune di Alessandria nelle tasche di tutti noi.

“Ci rendiamo perfettamente conto – dice l’assessore al Sistema Educativo, Nuccio Puleio – – che gli aumenti ai quali siamo costretti per l’attuale situazione di dissesto potranno mettere in difficoltà le famiglie, per questo studieremo un sistema di “bonus” che possa in qualche modo alleggerire la maggiore spesa. Questa deliberazione è stata una delle più difficili tra quelle approvate in questi mesi, perché siamo perfettamente consapevoli di andare a toccare servizi che hanno grande impatto nella vita quotidiana dei cittadini e perché li riteniamo un diritto dei bambini e una tappa fondamentale per il loro percorso educativo”.

Angelo Bottiroli



 5 agosto 2012