L’assessore Laura Castellano spiega le ragioni del suo gesto e ribadisce che i cittadini non pagheranno un centesimo per l’acqua dei nomadi, ma non spiega chi pagherà i 45 mila euro di bollette.

“Il mio obiettivo – replica alle accuse Laura Castellano – era quello di arrivare a fine anno con il totale versamento delle somme dovute a Gestione acqua per il consumo da parte della Comunità sinti, per poter così iniziare il 2012 con il pagamento delle forniture idriche da parte dei singoli nuclei familiari residenti in quell’area. Prima di questa giunta nessuno si è mai posto il problema di regolarizzare l’intestazione del contatore al campo nomadi; per questo il nostro intento era quello di trovare una soluzione che non gravasse sulle tasche dei cittadini che non devono pagare per eventuali errori commessi in passato.”

“Pertanto, ad oggi – conclude l’assessore – posso dire che parte del debito verso Gestione acqua sarà compensato utilizzando il fondo per la sopportabilità sociale della tariffa del servizio idrico integrato, promosso dall’ATO6 Alessandrino e gestito dalla Caritas, il cui ammontare è pari a 18 mila euro. Per la restante parte è in fase di studio con Gestione Acqua un piano di rientro utilizzando parte di questo fondo per la sopportabilità sociale messo a disposizione da ATO6.

Era mia intenzione chiudere la problematica entro la fine dell’anno, però, a causa della complessità probabilmente, così non sarà e questo mi spiace. Una cosa è certa: non saranno i tortonesi a pagare.”

 

9 novembre 2011