aggressione - IDue aggressioni con rapina in pochi giorni: prima quella del notaio in via Pernigotti, adesso quella del 35enne ai giardini della stazione mentre andava al lavoro. Due episodi di estrema gravità che sono lo specchio di una gravissima situazione, perché arriva dopo un periodo in cui la città e i Comuni circostanti sono stati martoriati dai furti.

Furti che sono diminuiti, è vero, ma non più di tanto.

Naturalmente non ne facciamo una colpa alle forze dell’ordine che hanno organici inadeguati per far fronte a questa pericolosa impennata di delinquenza che si sta verificando a Tortona, mai successa in passato, però è evidente che la situazione sta sfuggendo di mano e Tortona non è più una città sicura.

Prima che si raggiungano livelli elevati di criminalità, quindi, è necessario assolutamente intervenire e qui deve essere nuovamente il sindaco Gianluca Bardone a tornare nuovamente da Prefetto per far sentire la sua voce e quella di tanti tortonesi che hanno paura uscire la sera e al mattino presto.

Il sindaco di Tortona, magari accompagnato da altri primi cittadini, dall’assessore alla sicurezza e da altri deve parlare chiaro al Prefetto, perché la criminalità a Tortona sta dilagando e i cotnrolli straordinari effettuati dalla Questura di Alessandria devono diventare normali controlli di routine; deve spiegare che Torotna sta diventando una città sotto assedio della criminalità, che sono necessari interventi urgenti, che è quanto mai necessario potenziare l’organico delle forze dell’ordine magari attraverso trasferirmenti di unità da altri reparti

Il prefetto Romilda Tafuri e il Questore Mario della Cioppa devono prendere a cuore il problema della sicurezza a Tortona perché è impensabile che una città di soli 27 mila abitanti abbia una così alta percentuale di fatti criminosi.

Basta leggere le cronache di quello che accade nella altre città della provincia di Alessandria per rendersi conto che la percentuale di delitti che si stanno verificando a Tortona negli ultimi tempi non ha eguali.

Per questo bisogna agire, e subito.

 27 febbraio 2015

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