novi ligure - E“Qualcuno, nei palazzi della politica novese, dovrebbe ricordarsi che “G3” non è una casella da battaglia navale, ma il quartiere dove abita quasi il 10% della popolazione novese” così Andrea Scotto, presidente di Avanti Novi.

“Con una raccolta firme, depositata nella primavera 2014, abbiamo raccolto e fatto nostre numerose segnalazioni di problemi esistenti nel quartiere; tra queste: la realizzazione di una recinzione per il parco giochi di via Terracini 1 (che si trova accanto alla strada, dove passano auto); la realizzazione di una pensilina per la fermata dell’autobus all’altezza del numero civico 2 di via Terracini; l’insediamento di una farmacia nell’area commerciale del G3, per servire gli abitanti del quartiere”.

“Dopo più di un anno, però, gran parte degli interventi richiesti non è stata ancora fatta e – cosa peggiore – abbiamo riscontrato assieme agli abitanti del quartiere ulteriori rischi per la sicurezza e l’incolumità delle persone.”

“Primo, i dossi installati per rallentare il traffico sono quasi tutti deteriorati, diventando così un pericolo per ciclisti e motociclisti”.

“Secondo, i campi da basket, calcio e tennis sono privi sia di recinzioni che di ingressi chiusi a chiave, tali da impedire atti di vandalismo: risultato, le attrezzature sono gravemente danneggiate, e quindi pericolose per chi le usa, e non c’è nulla, neppure un cartello di divieto, che segnali la cosa”.

“Terzo, la pensilina di attesa bus in via Benedetto Croce, di fronte ai numeri civici 11 e 13 è pericolosamente vicina ad una curva, con conseguente scarsa visibilità sia per chi, sceso dall’autobus, attraversa la strada, sia per chi guida lungo quella stessa strada: va spostata nel rettilineo più avanti”.

“E’ ora che finalmente l’amministrazione si occupi di queste situazioni di reale pericolo per i nostri concittadini che abitano al quartiere G3” conclude Scotto “prima  che qualcuno si faccia male davvero”.

                                                             AVANTI NOVI