I tavolo dei relatori

I tavolo dei relatori

Giovedì pomeriggio presso la Sala Romita del Palazzo Comunale, la presentazione del progetto HELP: AZIONE IN 3D(imensioni): IntegrAZIONE – EducAZIONE – AlimentAZIONE.

L’incontro si è aperto con la presentazione da parte di Luisa Ricotti, presidente Lions Club Castello, del programma di solidarietà e accompagnamento di famiglie con minori, in difficoltà economica.

Ricotti ha spiegato che i dati sono allarmanti, sempre più famiglie si scontrano con il problema della ludopatia, una patologia dei nostri tempi che fagocita le ultime risorse di famiglie spesso già in condizioni economiche precarie che non hanno alternativa se non quella di rivolgersi a forme di prestiti presso soggetti non autorizzati.

Si è preso atto che una delle immediate conseguenze dovute all’indebitamento è l’abbandono della mensa scolastica, questo per molti significa rinunciare all’unico pasto bilanciato della giornata, oltre a perdere un’occasione di socializzazione importante.

Luisa Ricotti

Luisa Ricotti

Questo circolo vizioso genera una serie di fragilità che ricadono inevitabilmente sul minore, con questo progetto il club Lions Castello vuole accompagnare le famiglie in un percorso di riabilitazione.

Sono state predisposte 20 family card che verranno alimentate tre volte l’anno e consentiranno a una ventina di famiglie tortonesi in difficoltà di sostenere attività per i loro figli che diversamente non riuscirebbero a sostenere, come la mensa scolastica e i servizi di pre e dopo scuola (casa del bambino).

L’Assessore Marcella Graziano ha chiuso l’incontro con uno speciale ringraziamento alla prof.ssa Ricotti congratulandosi con lei per il suo lavoro come Presidente Lions Club Castello e per l’impegno nel portare avanti questo progetto in collaborazione con il Comune. L’Assessore ha ricordato l’importante lavoro svolto dal dott.Fontana in un recente incontro sul tema delle ludopatie ed il suo impegno come consulente rispetto al service Help e più in generale nei confronti di tematiche importanti come quelle che si sono affrontate.

 


IL PROGETTO NEL DETTAGLIO

Pubblichiamo dis eguito il documento con cui il Lions ha ufficialzizato il suo intervento a favore dei bambini.

 

Analisi del contesto

La crisi economica, che ormai dal 2008 ha aggredito anche il nostro Paese, pesa oggi in maniera drammatica sulla vita quotidiana di molte famiglie, alcune delle quali stanno precipitando da una condizione di “autosufficienza” e perfino di relativo benessere, in situazione di reale povertà.

La perdita di lavoro del percettore di reddito (spesso unico nella famiglie con più minori) e il venir meno, dopo un certo periodo, dei cd ”ammortizzatori sociali”, anche in assenza di una ripresa lavorativa del soggetto (per altro, difficile e rara quando si tratta di persona già ultraquarantacinquenne) costituisce, in genere, la prima (dolorosa) tappa di un percorso ad ostacoli che non prevede, almeno per ora, nell’attuale congiuntura economico-finanziaria italiana (ed europea) un traguardo con dei vincitori.

I vincoli di bilancio imposti alla spesa pubblica spesso non consentono alle istituzioni preposte all’assistenza sociale di garantire interventi tempestivi e personalizzati, in grado di sostenere ed accompagnare queste famiglie verso soluzioni adeguate dei loro problemi economici.

Purtroppo, in molti casi, non si registra neppure il ricorso ai servizi sociali, ma ad altre “fonti” di sostegno, ritenute più facili od immediate.

Così, sta diventando sempre più frequente l’indebitamento delle famiglie, non solo verso le banche o verso le finanziarie (che richiedono garanzie) per l’acquisto di beni durevoli (casa, auto), ma anche nei confronti di prestatori non autorizzati di denaro contante per spese semplicemente impreviste (riparazione caldaia, visite mediche, acquisto presidi sanitari, ecc.) e per somme anche contenute, che poi però “lievitano” rapidamente, facendo precipitare la famiglia nel vortice dell’usura.

Anche il gioco patologico, in qualche caso, viene malamente inteso e giustificato come “risorsa” per incrementare le entrate familiari. Naturalmente questo non avviene quasi mai; piuttosto accade che esso sia la prima tappa della caduta verso l’indebitamento e l’usura.

Oggi, quindi, sono diverse le categorie di persone che si trovano, loro malgrado, nella condizione di nuovi poveri – anziani, disabili, famiglie senza reddito o non sufficiente a garantire un’esistenza dignitosa, giovani senza lavoro, giovani coppie, genitori single.

Questo stato di povertà viene definito anche come “povertà relativa”: essere poveri non significa essere privi di risorse, ma averne in quantità ridotta rispetto agli altri in mezzo ai quali si è vissuti e si vive. In tale contesto socio-economico, le famiglie monoreddito (soprattutto con donne capofamiglia) o con più figli minori risultano fortemente penalizzate e costrette a rinunciare ai servizi offerti dalla pubblica amministrazione a pagamento.

Preoccupa il fatto che alcune importanti opportunità educative e di socializzazione per  minori a rischio di marginalità ed esclusione non siano più alla portata delle loro famiglie. E preoccupa, in particolare, l’abbandono della mensa scolastica: per alcuni minori l’unico pasto adeguato, per qualità e quantità, al fabbisogno nutrizionale di un/a ragazzo/a. Recenti indagini (vedasi in allegato) condotte nelle scuole piemontesi rivelano che i consumi e gli stili di vita delle famiglie povere predispongono i figli a sviluppare il diabete di tipo 2. Anche la carenza di iodio (anch’essa dovuta ai modelli alimentari) può causare gravi deficit intellettivi e cognitivi.

Alla luce di tutto ciò, appare evidente la necessità ed urgenza di individuare forme creative di “accompagnamento” delle famiglie con minori, finalizzate a prevenire i rischi e ad alimentare la serenità familiare, la fiducia e la speranza dei giovani.

 

 

Situazione di partenza

 Anche a Tortona, purtroppo, si manifestano i fenomeni sopra descritti; infatti,

  • molte famiglie sono esposte al rischio di indebitamento ed usura;
  • molte famiglie non hanno ammortizzatori sociali;
  • molti minori vivono con genitori entrambi privi di reddito (inoccupati/disoccupati)
  • molti minori non possono (più) accedere a certi servizi o attività, perché le loro famiglie sono (diventate) povere.

 

Idee-guida

  • pari dignità e pari opportunità per tutte le famiglie;
  • qualità della vita quotidiana delle famiglie con minori;
  • educazione/socializzazione dei minori a rischio di marginalizzazione;
  • personalizzazione, flessibilità, modularità degli interventi di sostegno

  

Finalità          

 contrastare, attraverso interventi di prevenzione primaria, fenomeni di marginalità ed esclusione sociale indotti dalle “nuove povertà” (emergenza lavoro, ludopatie, usura) in famiglie con minori;

  

Obiettivo operativo

 prendere in carico e sostenere economicamente un certo numero di famiglie con figli minori (fascia d’età 0-10 anni) per garantire loro l’accesso ai servizi educativi comunali, in funzione di:

  • promozione della possibilità per i minori (0-10 anni) di interagire con i coetanei, apprendere stili alimentari corretti, incrementare le esperienze e le conoscenze in ambienti educativi e culturalmente stimolanti.
  • offrire la possibilità ai genitori (soprattutto alle madri) di mantenere o cercare un lavoro per contribuire al reddito familiare;
  • sostenere percorsi di recupero della fiducia e di positive relazioni sociali nelle famiglie provate dalle “nuove povertà” (mancanza di lavoro, gioco patologico, indebitamento).

 

Metodologia d’intervento

 Il Lions finanzierà direttamente la ricarica della Family Card per i servizi educativi e di assistenza scolastica dei minori (mensa scolastica, casa dei bambini);

Un referente Lions (con modalità e tempistiche da concordarsi con gli uffici) potrà presentarsi periodicamente all’Ufficio comunale di Assistenza scolastica e/o alla Cassa economale per “versare” sul conto del/la bambino/a il corrispettivo richiesto e concordato;

Il Cassiere comunale rilascerà al Lions ricevuta dei versamenti (intestata ai singoli beneficiari), che, se necessario, potrà essere corredata da dichiarazione che il pagamento è stato effettuato dalla tesoriera Lions;

Il Comune di Tortona, attraverso il Settore Servizi alla Persona e alla Comunità, collaborerà all’individuazione delle famiglie con i requisiti stabiliti ed al monitoraggio del loro inserimento nel progetto;

Il sostegno finanziario potrà avere le seguenti caratteristiche:

  • varrà per tutto l’anno scolastico;
  • sarà “personalizzato” in relazione alle condizioni del nucleo familiare;
  • servirà di “accompagnamento”, non di sostituzione rispetto alle responsabilità genitoriali verso i minori;
  • non sarà necessariamente mensile e continuativo, ma mirerà ad intercettare i periodi critici per la famiglia (es. spesa sanitaria imprevista, mese con alti costi o scadenze,ecc.).

  

Famiglie destinatarie / beneficiarie (*)

Si potrebbe ipotizzare la seguente articolazione:

  • 10 nuclei con più figli per i quali è preferibile la mensa scolastica al rientro in famiglia;
  • 10 nuclei con più figli per i quali è utile/necessaria la frequenza della Casa dei Bambini/Mediamente

  

Costi e budget necessario (*)

Per tutti i casi, si farà riferimento a situazioni economiche ISEE  fino a 3.000,00

Oltre tale soglia minima, si potranno valutare situazioni particolari, documentate ed oggettive (es. situazioni di invalidità di padre o madre, disabilità del minore, nucleo monogenitoriale, sfratto,ecc.)

Per tutti i casi, si ipotizza il finanziamento di max 5 mesi di servizio.

La tariffa minima praticata per l’anno scolastico 2014/15 dal Comune è la seguente:

 

  • Mensa scolastica    Buono pasto  infanzia € 1,25    primaria e media € 1,57
  • Casa dei Bambini    Full Time   € 1,88 / giorno

 

Es.

Mensa scolastica infanzia 100 buoni x 5 famiglie          = €     625,00 +

Mensa scolastica primaria 100 buoni x 5 famiglie         = €     785,00 +

Casa dei Bambini 85 presenze x 10 famiglie     = €   1598,00 =  totale € 3.008,00

 

*) Numero e caratteristiche delle famiglie beneficiarie, così come il budget si possono articolare, in base alle effettive necessità di sostegno, alla disponibilità finanziaria e alla tempistica della presa in carico.

  

Comunicazione

Sarà necessario definire un adeguato piano di comunicazione (conferenza stampa e comunicato stampa), pur garantendo la tutela della privacy dei nuclei beneficiari.

Saranno resi disponibili tutti gli elementi progettuali e i dati, sia di analisi in fase di avvio che di verifica degli esiti finali dell’intervento.

 

Iniziativa conclusiva di condivisione: Merenda di Famiglia

 In primavera, prima del termine della scuola, a conclusione del progetto, potrebbe essere utile e piacevole un momento di condivisione con le famiglie beneficiarie .

Una merenda insieme, a carattere intergenerazionale, presso la RISS Cora Kennedy Sada, potrebbe costituire l’occasione non formale per un incontro “di famiglia”.

19 dicembre 2014

Parte del pubblico presente

Parte del pubblico presente