Il presidente degli albergatori del Golfo Dianese, Americo Pilati è preoccupato per le possibili rotture dell’acquedotto che potrebbero compromettere il futuro turistico del Golfo Dianese e lancia l’idea di destinare la futura tassa di soggiorno che verrà applicata l’anno prossimo ed è stata stimata in mezzo milione di euro, per realizzare un nuovo acquedotto.

“Ho chiesto all’Amat – dice – e mi è stato riferito che la spesa ipotizzata è di circa un milione di euro. Con la tassa di soggiorno si coprirebbe la metà delle spese. Il problema delle possibili rotture e della mancanza di acqua deve risolverlo la politica, ma purtroppo la politica dice che ogni giorno c’è un  problema grave e diverso. Io dico che non esiste problema più grave della mancanza d’acqua perché la mancanza d’acqua significa igiene pubblica. La mancanza d’acqua significa far scappare i clienti, quindi qualsiasi problema non è importante come la mancanza d’acqua.”

“Siamo stati fermi troppo tempo – aggiunge Pilati – ora bisogna mettersi in moto e dare il via ad un’azione veloce e l’unica soluzione possibile sarebbe quella di posare un tubo sull’ex sedime. L’anno scorso ci sono state e 30 rotture e per alcune hanno bloccato l’acqua per alcune ore. Per fortuna è successo la notte e quindi il cliente non se ne accorto ma se dovesse mancare per un giorno intero ecco che diventerebbe una questione di igiene pubblica e quindi bisogna trovare l’uomo o gli uomini  che decidano per questa soluzione come face Scajola nel 1990 che porto un tubo dell’acqua salvando la stagione.”