A due anni di distanza, abbiamo deciso di riprendere la rubrica “La voce fuori dal coro” quella cioè che fino a febbraio 2016 metteva in risalto cose che nessuno scriveva, aspetti della vita Tortonese che, vuoi per convenienza o per altri motivi, passavano sotto silenzio.

Una rubrica a volte ironica e irriverente, spesso brutale, ma con il pregio di dire le cose come stanno, di sbattere in faccia la realtà ai tortonesi ponendo quesiti su cui rifettere.

Abbiamo deciso di riprenderla adesso, perché l’anno prossimo si vota per il nuovo Sindaco di Tortona e già dal prossimo autunno – se non prima –  improvvisamente, dal letargo, spunteranno partiti, liste a partitini facendo promesse faraoniche con personaggi finora rimasti nell’ombra che criticheranno a spada tratta questo e quello.

Personaggi che diranno che a Tortona va tutto male, proponendosi come maghi imbonitori in possesso della ricetta giusta “per salvare Tortona dal degrado e garantire un futuro a questa città ridotta allo sbando da un’Amministrazione incapace”.

A parlare sono buoni tutti e molti – con ogni probabilità – abboccheranno alle promesse, fasulle o meno, di chi – emergendo dall’oblio – si ergerà come il Salvatore della Patria.

Per carità, ognuno è libero di fare e decidere come meglio crede, ma nel frattempo noi abbiamo deciso di sottolineare alcuni aspetti meno noti della vita di Tortona e lo facciamo ripristinando questa rubrica in tempi non sospetti, affinché non si dica che noi tifiamo per qualcuno.

Oggi Cronaca è un giornale libero che non ha padroni e lo è talmente che può permettersi di scrivere cose che altri non si sognerebbero neppure.

L’onore di riaprire questa rubrica va al Movimento Cinque Stelle di Tortona: a livello nazionale il “Partito” più votato, ma cos’ha fatto a Tortona?

Durante i primi anni dell’Amministrazione-Bardone i grillini sembravano scatenati: proposte a iosa, interventi propositivi, comunicati sui giornali, momenti pubblici di contatto con la gente e tante iniziative, ma poi col passare del tempo la “fiamma” sembra affievolita, se non addirittura scomparsa.

Non ricordiamo da tempo immemorabile, infatti, un comunicato stampa giunto in redazione nel quale il Movimento Cinque Stelle di Tortona, non solo fosse portatore di una proposta concreta per migliorare la qualità della vita in città, ma desse un minimo segno di interesse concreto per quello che succede a Tortona.

L’ultima apparizione pubblica – se si escludono le provocazioni e le aggressioni in consiglio comunale nell’ottobre scorso e un’attività circoscritta all’aula del Consiglio, risale al 17 settembre scorso con l’agorà in piazza Malaspina.

Senza andare troppo indietro nel tempo, per non essere impietosi, ci limitiamo a due grossi problemi collegati fra di loro, di cui recentemente hanno parlato tutti i giornali: problemi di cui soffre anche nostra città, cioé la crisi economica e quella del Commercio.

Qual’è stato il contributo concreto del Movimento Cinque Stelle di Tortona per risolverla a livello locale? Non ricordiamo comunicati stampa con proposte e idee. Per non parlare di incontri e confronti con la popolazione.

Ecco allora che alcune domande sorgono spontanee: ma i Cinque Stelle non dovevano essere quelli che cambiavano il sistema? Non erano loro le persone vicine alla gente?

Forse ci siamo illusi? Abbiamo sperato in qualcosa che non era come sembrava o non c’è mai stato?

D’altro canto, le vicende a carattere nazionale insegnano: è quasi due mesi che hanno vinto le elezioni, ma siamo ancora senza un governo…….

Lo stipendio, però, i parlamentari, lo prendono già da diverse settimane!