Gentile Direttore,

ricorderà la triste vicenda di questa novantacinquenne terremotata costretta in un container perché sfrattata dalla casetta in  legno costruita a spese della  famiglia a causa di una irregolarità edilizia superata grazie  ad una disposizione  del parlamento.

In questi giorni un tg ha messo in onda un servizio nel quale appare nonna Peppina sempre più addolorata a fragile che informava non essere ancora potuta rientrare da Dicembre scorso nella casetta.

Non trovo le parole  abbastanza significative per questa burocrazia se non definirla ottusa e crudele e capisco che persone colpite da essa possano arrivare ad atti inconsulti.

Mi scuso per approfittare ancora di spazio nel Suo giornale ma non potendo fare altro conoscendo la sua sensibilità mi permetto questo sfogo veramente sentito.

Grazie per la comprensione

                                                               Maria G.Alessio