A Sanremo tre cittadini stranieri, due di nazionalità tunisina ed uno di origini romene, sono stati indagati in stato di libertà per furti appena commessi in danno di alcuni turisti ai quali, grazie all’intervento degli Agenti del Commissariato, sono stati restituiti denaro, cellulari e gli altri effetti personali poco prima asportati.

Significativi risultati si sono registrati anche sul versante del contrasto al fenomeno dell’abusivismo commerciale e della contraffazione.

Da sempre il Commissariato di Sanremo svolge un’intensa e costante attività che mira a frenare, in maniera energica e decisa,   il commercio di prodotti contraffatti, soprattutto nei giorni in cui si svolge il mercato cittadino e, ancor di più, durante il periodo delle festività natalizie.

I servizi e l’attività posta in essere, hanno prodotto risultati soddisfacenti, anche grazie alla stretta e proficua collaborazione con la Polizia Locale.

Diversi sono stati i sequestri messi a segno dagli operatori e numerosi i controlli presso magazzini e locali disseminati nella cittadina matuziana, trasformati in veri e propri depositi di merce contraffatta.

Gli Agenti del Commissariato di Sanremo insieme a quelli della Polizia Locale, hanno sequestrato ben 150 orologi, tutti di ottima fattura, distinguibili da quelli autentici per dettagli che solo un occhio attento ed esperto avrebbe potuto rilevare.

Confezionati ad arte, in scatole perfettamente identiche a quelle utilizzate per i modelli originali, erano pronti per essere immessi sul mercato, ovviamente a prezzi concorrenziali.

Gli orologi posti sotto sequestro “riproducevano” i marchi più importanti e le griffe più in voga: i ROLEX, VACHERON-CONSTANTIN, piuttosto che i PATEK PHILIPPE, pronti per la vendita, avrebbero fruttato centinaia di euro agli ambulanti e, al contempo, determinato un danno commerciale di elevato valore alle aziende produttrici.

A seguito di ulteriori perquisizioni e controlli amministrativi, sono stati sequestrati centinaia di cappellini, griffati, rigorosamente contraffatti, venduti da tre cittadini originari del Bangladesh, denunciati in stato di libertà.

Altrettanto importante la individuazione, lo scorso 30 dicembre, di tre truffatori che, spacciandosi per membri di una associazione benefica, avevano “raccolto” più di 300.00 euro in soli due giorni grazie alle donazioni di ignari passanti. Anche in questo caso non si è fatta attendere la risposta del Questore che, per evitare il ripetersi di tali attività delittuose, ha emesso, nei loro confronti, tre provvedimenti di allontanamento, con divieto di rientro a Sanremo.