Ma fino a quando dovremo ospitare certe persone? La domanda viene spontanea leggendo la triste storia di una giovane mamma marocchina picchiata a calci e pugni davanti  ai propri figli.

Una storia cui la  scorsa notte i Carabinieri della Stazione di Sanremo unitamente a personale dell’Aliquota Radiomobile si spera abbiano posto fine arrestando E.Z. di 32 anni,, marocchino regolarmente residente nel centro matuziano, resosi responsabile del reato di maltrattamenti in famiglia e lesioni nei confronti della convivente nonché di violenza e resistenza a Pubblico Ufficiale.

I Carabinieri sono intervenuti nella tarda serata a seguito di una telefonata di aiuto effettuata dalla donna al 112 e giunti sul posto hanno trovato i due conviventi intenti a litigare fuori dall’abitazione mentre l’uomo colpiva ripetutamente ed in maniera violenta con calci e pugni la giovane donna anch’essa di origine marocchina. Gli operanti si sono tempestivamente adoperati per sedare la lite e dopo una breve colluttazione con il soggetto, sono riusciti ad immobilizzarlo e tradurlo in caserma.

La donna invece, seppur in stato di shock, ha trovato il coraggio di raccontare ai Carabinieri tutti gli episodi di violenza fisica e psicologica a cui era stata soggetta a partire dal 2016, tutti consumati tra le mura domestiche, spesso dinanzi ai propri figli minorenni. Il racconto della vittima ha fatto emergere un grave quadro indiziario a carico del convivente, resosi responsabile in diverse circostanze di percosse, insulti e violenze perpetrate anche durante il periodo della gravidanza della donna nonché minacce di morte.

Nonostante le lesioni riportate in diverse circostanze la vittima, temendo per la sua incolumità e per quella dei propri figli non si era mai recata in Ospedale. Nel pomeriggio di ieri, la lite era scaturita a seguito del diniego della convivente ad una richiesta di soldi avanzata dall’uomo, il quale, dando in escandescenza dopo averla picchiata si era allontanato dall’abitazione sottraendole il tablet personale, probabilmente per rivenderlo.

Successivamente la sera era tornato nell’abitazione ove i due convivono e, trovando la donna asseragliata all’interno, riusciva ad entrare abbattendo la porta con dei calci. Nella circostanza la donna riusciva a telefonare al 112 richiedendo l’intervento dei Carabinieri. Non era la prima volta che le Forze dell’Ordine intervenivano in quell’abitazione per liti in famiglia ma in questa circostanza, il coraggio della donna nel denunciare le vilenze subite è stato determinante per trarre in arresto il suo aguzzino.

L’uomo, che a seguito di perquisizione personale è stato trovato anche in possesso di una dose da un grammo di hashish occultato all’interno del marsupio, è stato tradotto presso la Casa Circondariale di Imperia a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.