Diano Marina perde una delle sue figlie storiche: è deceduta ieri, all’età di 92 anni, infatti, Mina Garibaldi, partigiana dianese e vedova del Commissario Federico Sibilla.

Mina è spirata mentre era ricoverata all’ospedale di Imperia a causa di una malattia. Abitava in via Cristoforo Colombo a nel centro storico di Diano marina ed era conosciuta ed apprezzata da tutti.

Il funerali si svolgeranno in maniera molto particolare: già dal 1975 Mina aveva chiesto, alla sua morte di essere cremata e che le ceneri fossero disperse in mare. Per questo motivo, nei prossimi giorni, effettuate le formalità a cura dell’agenzia funebre Arteco di Imperia, la salma della partigiana verrà portata nel Comune di Bra dove verrà cremata, dopodiché le ceneri torneranno a Diano Marina e con la collaborazione della capitaneria di Porto verranno disperse in mare attraverso una suggestiva cerimonia.

Molti dianesi la ricordano in quella che è stata la sua ultima uscita pubblica, che potete vedere nella foto che pubblichiamo e che risale alla la scorsa primavera, nell’ambito delle celebrazioni del 25 aprile insieme al Sindaco Giacomo Chiappori e al comandante dei Vigili Urbani Daniela Bozzano.

Oltre a molti amici e conoscenti, Mina Garibaldi, lascia la figlia Alfonsina Sibilla

CHI ERA MINA GARIBALDI

Mina Garibaldi è stata una figura importante della Resistenza partigiana, forse la più importante del Golfo Dianese che pagò caro in quegli anni, l’occupazione nazista: a  Diano Marina nella Piazza Martiri della Libertà e presso il campo sportivo, infatti  furono uccisi diversi giovani antifascisti.

Nel 1944 si ebbe una grande operazione di rastrellamento in tutta la provincia di Imperia con rappresaglie, devastazioni, incendi, stragi di civili ma nonostante ciò la Resistenza continuò a crescere intensificando le azioni militari e un ruolo importante lo ebbe appunto Mina Garibaldi, insieme ad altri due partigiani di Diano Marina, primo Bonifazio e Primo Cei, isneime anche ad altre partigiani come  Battista Begnis e Bruno Brilla Bruno di San Bartolomeo al Mare e Gilda Piana di Diano Castello.

E poi la battaglia delle Fontanelle: dove Mina Garibaldi insieme ad altri riuscì a salvare il parroco Villa Faraldi  «Non avevamo paura – aveva raccontato dopo molti anni Mina –  eravamo decisi a portare la libertà »