“Azioni per limitare l’abuso del diritto di accesso da parte di alcuni Consiglieri Comunali, la paralisi degli Uffici e i conseguenti costi a carico del Bilancio Comunale”. Con questa mozione dai contenuti assurdi Tagliani vuole mettere il bavaglio alle minoranze consiliari. Qui di seguito riportiamo parte della nostra dichiarazione rilasciata nel Consiglio del 15 novembre scorso. La chiarezza è importante su una questione veramente delicata. “L’articolo 43, comma 2, del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267 riconosce in modo puntuale ai Consiglieri Comunali il diritto di ottenere dagli Uffici del Comune tutte le notizie e le informazioni in loro possesso utili all’espletamento del proprio mandato. L’ordinamento attribuisce la possibilità ad ogni Consigliere di compiere, attraverso l’acquisizione di documenti, una compiuta valutazione della correttezza e dell’efficacia dell’operato dell’Amministrazione Comunale, utile non solo per poter esprimere un voto consapevole. Gli unici limiti a tale diritto di accesso sono da rinvenire: 1) nella formalità, minima, dell’esatta indicazione dei documenti richiesti, dei quali comunque, non è necessaria la menzione degli estremi identificativi; 2) nel fatto che tale diritto non può essere emulativo o comunque fondato su richieste generiche e indiscriminate. Con fermezza ribadiamo quanto segue: non sono mai state presentate richieste di accesso agli atti generiche, indiscriminate o per fini emulativi e sono sempre state rispettate formalità minime proprio al fine di non creare danno all’Amministrazione Comunale.

Se c’è un comportamento criticabile è proprio quello dei Consiglieri di Maggioranza che non eseguendo accessi agli atti, neppure al fine di esprimere un voto consapevole, dimostrano il più totale disinteresse verso tutte le questioni trattate in Consiglio; i termini “abuso” e “paralisi degli Uffici Comunali”, riferiti alla normale attività di controllo politico-amministrativo effettuata dal Consigliere Comunale, non ci trovano concordi, così come le modalità di calcolo dei relativi costi.”

Per farla breve, la mozione per noi  è illegittima e si tradurrà in un regolamento di certo illegittimo. La verità è una sola: il regolamento-bavaglio sembra la risposta al nostro accesso agli atti che ha portato alla pubblicazione della famosa lettera della Corte dei conti.

E poi ovviamente ci sono altre questioni su cui informeremo quanto prima i cittadini castelnovesi. In data 23 novembre scadono alcune richieste di accesso atti su questioni veramente delicate.

Questi atti ci verranno consegnati? Lo scontro politico si farà sempre più acceso. È importante un intervento da parte del Prefetto.

Consiglieri Comunali di Minoranza


Giovanni Ferrari

Maria Giovanna Giglio

Mirco Villani