Ieri sera tre nordafricani, poi individuati dalla polizia, hanno accoltellato un loro connazionale poco lontano dal centro di Sanremo. Secondo alcuni residenti della zona, uno aveva il machete e sarebbero state pronunciate parole contro gli italiani. Tuttavia, stamane gli investigatori hanno chiarito che verosimilmente si è trattato di un regolamento di conti per il controllo dello spaccio di droga.

Inoltre, dopo il caso della 12enne aggredita a Vallecrosia da un migrante che in pieno giorno le ha strappato il telefonino di mano ai giardinetti, la Polstrada di Imperia domenica scorsa ha fermato un altro africano che trasportava della refurtiva su un furgone e che nella memoria del suo smartphone teneva raccapriccianti filmati di violenza e foto pedopornografiche.

Sono solo alcuni degli ultimi fatti di cronaca, che non accennano a diminuire. Per intervenire in modo adeguato dobbiamo aspettare che ci scappi il morto oppure che venga violentata una bambina od una donna, come avvenuto recentemente a Genova?

Finora nell’imperiese siamo riusciti a contenere la situazione solo grazie agli interventi tempestivi e mirati delle Forze dell’Ordine, che malgrado molteplici difficoltà e carenze di organico hanno aumentato i controlli sul nostro territorio per garantire un servizio efficiente e capillare.

L’ennesimo allarmante episodio di Sanremo conferma, semmai ce ne fosse bisogno, che strade e piazze del nostro territorio sono in mano a loro. Prima non era così.

Se la sinistra si ostina a non voler regolare i flussi, né a provvedere ai necessari rimpatri, continuando a tutelare loro piuttosto che la cittadinanza, il tappo a Ventimiglia e nell’imperiese prima o poi esploderà.

Pertanto, occorre agire a livello politico perché non si può lasciare la popolazione, difesa solo dagli appartenenti alle Forze dell’Ordine, in balìa dei malviventi stranieri. I nostri anziani, le nostre donne ed i nostri bambini, vittime del caos immigrati, hanno il diritto di dormire tranquilli e di circolare per strada senza paura a qualsiasi ora. Come una volta”.

Alessandro Piana, capogruppo regionale Lega Nord Liguria