La piazza con l’obelisco, per la città di Roma, secondo le usanze dei suoi antichi abitanti, rappresenta un qualcosa di sublime; Alessandria, nella piazzetta dell’obelisco ricorda i buoni sapori, anche per noi c’è qualcosa di sublime

Alessandria vanta, nel suo cuore cittadino, dal 1878 l’obelisco sul quale si leggono i nomi dei caduti per la Patria alessandrini, ubicato accanto alla storica Gelateria di Cercenà.

La stele, in marmo di Carrara, è ricavata in un unico blocco, poggia su una base ottagonale ad opera del prof. Delle Piane.

L’obelisco ascolta silenzioso i discorsi dei buontemponi, degli studenti, delle gente comune dei dotti, dunque da tutti gli alessandrini da generazioni, divenuto punto di ritrovo ai suoi piedi. E quante ne ha sentite!… Se potesse ascoltare. E se potesse parlare? Cosa non direbbe?!…

La primavera, in questa piazzetta, è annunciata anzitempo, come ogni anno, a partire dal 1936, contrassegnata dal tanto atteso ritorno di Vanda e Celestino ad aprire l’attività frequentata, in primavera all’autunno, da migliaia di buongustai d’ogni età per assaporare i buoni prodotti artigianali usciti dalle loro mani di gelatai da cinque generazioni, per merito di nonno Erminio.

Erminio, nel 1907, è di passaggio da Alessandria diretto alla volta di Genova a proporre le sue squisite pere cotte. In attesa della coincidenza del treno è attratto dalla sontuosità della stazione ferroviaria, si ferma, visita la città, sbircia fra glii suoi abitanti, magari parla con qualcuno da ritenere l’ambiente gradito, tanto da programmare un’attività da vivere onestamente. Ecco il primo ottimo gelato!

La stoffa dell’artigiano gli è innata dovuta alla buona volontà di riuscire, per cui non poteva mancare il successo arroccato da oltre un secolo abbondante, meritevole di esistere ancora e ancora …..

A Erminio la fantasia non manca, costruisce un carrettino a forma di gondola, forse per ricordare la sua origine, forse perché ama Venezia. Passa di via in via a proporre le sue specialità. Gli affari non mancano, il successo è garantito, tanto da inaugurare un locale in via S. Giacomo della Vittoria.

La clientela si affeziona, il titolare ritiene di essere lontano dal cuore cittadino, così assume, in affitto, alcune stanze in via Trotti; appena sistemate predispone l’attrezzatura per la confezione, distribuzione dei gelati fino al 1930, quando ad accogliere il nostro artigiano è corso Crimea, luogo in cui l’attività è in pieno svolgimento, ormai gestita dagli eredi.

L’obiettivo della Famiglia è quello di esercitare nel cuore di Alessandria, sempre alla ricerca di sedi centrali quando, nel 1937, è in possesso di un grazioso localino, da sempre sognato, proprio in piazzetta della Lega, all’ombra dell’obelisco. Qui, il figlio Celestino e la sua sposa, coadiuvati dai figli, propongono gli stessi prodotti come Nonno Erminio li faceva.

I Cercenà sono conosciutissimi in città, molto stimati, conservano la passione per l’attività esercitata con antichi criteri, non contaminata dal inutili tecnologie, immesse sul mercato dal mondo dell’alimentazione.

I riconoscimenti non sono mancati, le soddisfazioni pure; l’alluvione è stata impietosa con il nostro Celestino. La famiglia ancora una volta unita, come non mai, ha riaperto i battenti, presentando al pubblico i locali come furono voluti da Nonno Erminio. Ogni anno, con le ali della prima rondine, accanto all’obelisco, si attendeva, con impazienza, il primo cono-gelato, una tradizione consegnata ad altri con la stessa vocazione.

                                                                               Franco Montaldo