In Piazza Martiri Patrioti a Seborga, di fronte ad un pubblico qualificato, lo scrittore imperiese Danilo Balestra, ha presentato il volume “Tirati a sorte” (Antea Edizioni) con Angelo Giudici (entrambi nella foto).

E’ l’intensa storia di due fratelli rimasti orfani in seguito al terremoto di Bussana del 1887, divisi dal destino tramite un’estrazione a sorte – da qui il titolo – che li ha portati a vivere in due famiglie diverse.

La sera del 22 febbraio 1887, alla vigilia del terremoto destinato a sconvolgere il ponente ligure, Alfredo e Germano si coricano nello stesso letto, abbracciati per difendersi dal freddo. Si risveglieranno di lì a poche ore, tra le macerie di Bussana, in un evento tragico che metterà fine, troppo presto, alla loro infanzia. Il 19 giugno 1920, a distanza di più di trent’anni, ritroviamo quegli stessi fratelli a Valloria, un paesino dell’Alta Val Prino, durante un giorno di festa e di follia, nel quale, in maniera del tutto inattesa, verrà rivelata una verità rimasta troppo a lungo nascosta. In mezzo a questi due momenti ci sono i percorsi di crescita di Alfredo e Germano, e il lettore, seguendo le loro vicende umane e  sentimentali, rivivrà gli eventi storici che hanno caratterizzato il periodo a cavallo tra il diciannovesimo e il ventesimo secolo. Il tutto immaginato sullo scenario incantato della Liguria di ponente.

Danilo Balestra è nato nel 1961 a Imperia. Ha trascorso infanzia e giovinezza a Valloria e, da anni, vive e lavora a Pontedassio. Esordisce nel mondo dell’editoria nel 2005 con Orfeo non ti voltare (nuova edizione Antea 2014), al quale sono seguiti: Sanremo noir (2010), L’amore bruciato (Antea 2011), Bufera (Antea 2013), La notte di San Lorenzo (Antea 2014) e Ti salverò (Antea 2015). Dopo un periodo narrativo dedicato al noir, torna con Tirati a sorte al romanzo d’ambiente, già sperimentato con L’amore bruciato, regalandoci, come sempre, una storia avvincente, capace di appassionare il lettore dalla prima all’ultima pagina.