I Carabinieri della Stazione di Valenza hanno arrestato Giuseppe Toncu, di 63 anni, in esecuzione di ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal GIP di Alessandria per i reati di atti persecutori, lesioni, minacce aggravate e porto di oggetti atti ad offendere. La misura cautelare era la conseguenza delle denunce presentate nei confronti del Toncu da parte della sua ex compagna, dal padre e dal figlio della donna i quali, in più occasioni, erano stati da lui aggrediti e minacciati, anche con un taglierino, al termine della relazione sentimentale tra la donna e il 63enne.

Secondo la ricostruzione effettuata dai carabinieri tale atteggiamento era ultimamente divenuto particolarmente violento e aggressivo, tanto da cagionare un grave stato di ansia e paura nella donna e nei suoi familiari, provocando in loro il timore per la propria incolumità. In particolare, l’uomo a metà aprile e ai primi di maggio di quest’anno si presentava sotto casa della ex compagna e, dopo avere suonato incessantemente il campanello, chiedeva la restituzione della somma di 100 euro, minacciando di morte la donna e il padre. A metà maggio, incontrava il padre della donna, che transitava per strada con una bicicletta, insultandolo pesantemente e minacciandolo di morte.

Quando l’uomo gli arrivava vicino con la bicicletta, sempre secondo quanto ricostruito dai carabinieri, gli dava uno schiaffo facendolo cadere per terra, per poi colpirlo ripetutamente con pugni al volto, fino all’arrivo di un passante in aiuto della vittima. Ai primi di giugno, il Toncu si presentava sotto casa del padre della donna e chiedeva la restituzione della somma di denaro, insultando e minacciandolo l’uomo e i nipoti, che in quella circostanza si trovavano in compagnia del nonno. Quella volta impugnava un taglierino e minacciava  di far loro del male, minaccia che aveva espresso nei confronti della donna e dei suoi familiari anche in altre occasioni nel centro di Valenza quando li vedeva nei pressi di supermercati, negozi o a passeggio. Spesso il 63enne era ubriaco e agiva in maniera violenta perché alterato dall’alcol.

I militari di Valenza erano intervenuti in ogni circostanza perché chiamati dalle vittime e, alla ricezione delle loro denunce, avevano chiesto all’Autorità Giudiziaria competente l’emissione di una adeguata misura cautelare per interrompere le intemperanze dell’uomo. Il GIP di Alessandria, valutata la pericolosità del 63enne, che cresceva costantemente anche per l’abuso di sostanze alcoliche con una sempre maggiore aggressività tale da rendere concreto ed elevato il pericolo di recidiva di comportamenti analoghi, decideva di applicare la misura più grave ovvero quella della custodia cautelare in carcere, in modo da rendere inoffensivo l’uomo. Pertanto, nel pomeriggio del 25 luglio i Carabinieri di Valenza lo raggiungevano presso la sua abitazione, accompagnandolo successivamente in caserma e notificandogli la misura disposta nei suoi confronti. Veniva quindi accompagnato presso il carcere Cantiello e Gaeta di Alessandria.