Dopo il più che lusinghiero succeso della prima a Costarainera, prosegue Sabato 22 a Badalucco (ritrovo presso i Giardini del Parroco, prima partenza ore 21:30) e Domenica 23 a Ospedaletti (ritrovo presso il Palazzo Comunale, prima partenza ore 21:30) l’avventura di “Le donne al parlamento” di Aristofane, lo spettacolo itinerante su 5 postazioni proposto dal Teatro dell’Albero e del Teatro del Banchéro. In scena 16 attori (Maura Amalberti, Consuelo Benedetti, Alessandro Cirilli, Loredana De Flaviis, Giovanni De Mattia, Martina Karoff, Franco La Sacra, Dalia Lottero, Enrico Manfredini, Giovanna Marzuoli, Antonio Napodano, Alessandra Pavone, Fiorella Regina, Graziella Tufo, Sara Zangari), che condurranno lo spettatore verso un crescendo dal divertimento assicurato. I costumi sono di Carlo Senesi e Dario Josue. La regia e l’adattamento sono di Giorgia Brusco.

“Le donne al parlamento” di Aristofane è una notissima commedia, andata in scena per la prima volta ad Atene nel 391 a. C., uno spettacolo di notevole impatto, divertente, graffiante, poetico, che lancia un monito profetico sulla decadenza della nostra civiltà. Attraverso la comicità irriverente e la satira sferzante del suo genio fantasioso, Aristofane ci offre un’illuminante occasione di riflessione sul rapporto conflittuale fra individuo e società, affrontando temi di sconvolgente attualità: la partecipazione femminile al potere politico, la parità dei diritti, la corruzione, l’uguaglianza sociale. In un’Atene sfiancata dalla guerra, in uno stato di sbando materiale e spirituale, l’autore immagina che le donne, stanche dell’inettitudine degli uomini, della loro incapacità di costruire un mondo giusto, attuino un “colpo di stato” e assumano il potere. Una volta al governo, decidono di mettere tutto in comune, abolendo la proprietà privata e la famiglia. Tutti attingeranno in parti uguali al patrimonio collettivo, amministrato dalle donne, che avranno in comune tutti gli uomini e potranno fare figli con chiunque. Ma l’utopia protofemminista non potrà realizzarsi e, in un’esplosione di contraddizioni e comicità, il grande sogno si trasforma in un incubo grottesco.

Dopo Costarainera, Badalucco, Ospedaletti, “Le donne al parlamento” di Aristofane sarà messo in scena a San Lorenzo al Mare e Dolcedo.

Il Teatro del Banchéro deve il proprio nome a un testo in versi, scritto da Carlo Cagnacci nella prima metà dell’ottocento, “Luigi Banchéro”, profondamente legato alle radici culturali di Taggia (Imperia). La trasposizione teatrale fu portata in scena, per la prima volta all’inizio del ’900, con la regia di un giovane nato a Taggia, Carmine Gallone, che diventerà poi uno dei padri della cinematografia mondiale.

Associazione Culturale che dal 1996 si occupa su livelli diversi della diffusione della cultura teatrale, il Teatro del Banchéro ha una Scuola di Teatro che è un laboratorio di ricerca e sperimentazione teatrale. Produce spettacoli sia per la Compagnia, sia per Marcello Prayer (direttore artistico) distribuendoli su tutto il territorio nazionale. Oltre alle attività strettamente teatrali, svolge un’intensa opera di promozione culturale sul territorio, organizzando incontri letterari, conferenze, attività di ricerca e documentazione. Il Banchéro ha sede nell’antico palazzo Soleri, in pieno centro storico di Taggia.

La Scuola “Propedeutica” di Teatro è il luogo di incontro offerto alle persone che vogliono avvicinarsi al teatro, conoscerne i segreti, comprenderne i meccanismi. La Scuola di Teatro “Officina”, luogo per le persone che vogliono fare un viaggio verso se stessi, che vogliono giocare su un palco, è il laboratorio di ricerca e sperimentazione del Teatro del Banchéro. Sono attivi corsi e laboratori permanenti per bambini, ragazzi, adulti, con la partecipazione di artisti e professionisti del mondo del teatro nazionale e internazionale.

Da alcuni anni il Teatro del Banchéro ha dato vita anche a un importante laboratorio di scrittura che ha prodotto drammaturgie per teatro, raccolte di racconti e romanzi collettivi.