Invasione di immigrati con presenze al limite della tollerabilità, violenza, degrado, valori e tradizioni italiane che spariscono progressivamente  e tante altre questioni sul tappeto che meritano attenzione.


Questi alcuni temi che meritano attenzione da parte di chi, certi valori li ha sempre portati avanti, cioé la destra moderata, quella non estreista he era un dialogo e di risolvere questioni che non possono essere affronatate superficialmente.
Con questi presupposti a in provincia di Imperia è rinata la destra e il sanremese libero professionista quarantaduenne Alessandro Condo’ e’ stato nominato ieri  a Genova, direttamente dal Presidente Nazionale del MSI-DN  Maria Antonietta Cannizzaro, Coordinatore Provinciale del partito, che torna a Sanremo dopo diverso tempo.
Tra i fondatori di Matuzia Nostra, della quale ha ricoperto anche il ruolo di Presidente, Condo’ e’ stato il promotore di Nuova Destra Sanremese trasformatasi poi in Destra Sanremo, recentemente confluita nell’Associazione Provinciale Alleanza di cui e’stato  socio e membro del Direttivo fino alle recenti dimissioni.

Alessandro Condò

“Dobbiamo ripartire da qui – dichiara- da questo simbolo, da ciò che meglio ci rappresenta. Lontani dal passato, proiettati nel futuro. Non più legati a ciò che non è più proponibile, ma con i nostri valori sempre ben presenti.

Largo alla nostra amata Italia, ai suoi giovani, alle sue  mille risorse che l’hanno resa famosa nel mondo, al suo orgoglio ferito, alla sua voglia di riscatto. Ripartiamo da qui, per ridare una dignità alle nostre città e alle nostre vie, rese irriconoscibili da anni politica folle e senza una logica se non quella di coltivare gli interessi personali.”
“Ripartiamo dal dialogo aperto a tutti -aggiunge Alessandro Condò –  ma nel rispetto delle regole tra chi ospita e chi viene ospitato. Avviamo e facciamoci promotori di un processo di unificazione della Destra, troppo disunita e frazionata.”
Chiediamo ad Alessandro se pensa sia giunto il momento di mettersi tutti intorno ad un tavolo e pianificare il nostro futuro e lui risponde in modo chiaro: “Ripartiamo dai colori della nostra bandiera – conclude – che DEVONO ritornare a farci sentire orgogliosi e fieri di essere italiani e poterlo gridare al mondo intero. Ripartiamo da una sfida che ha dell’impossibile ma che ha nella voglia di cambiamento la sua miglior concretezza. Ripartiamo da una politica per la gente fatta in mezzo alla gente, finalizzata a sensibilizzare tutti verso le proprie responsabilità. Basta stare a guardare, basta rimanere indifferenti, bisogna agire e farlo subito. Sarò aperto al dialogo con tutte le forze politiche. Ho sempre sostenuto che un’ idea valida che possa portare a qualcosa di valido, non può e non deve avere colore politico.”