Nella mattinata di venerdi 16 u.s. due Poliziotti del Posto di Polizia Ferroviaria di Novi Ligure, comandati di Servizio presso la Stazione F.S. di Arquata Scrivia , effettuavano controlli di alcuni soggetti tra cui un cittadino extracomunitario di origine nigeriana.
Quest’ultimo, dopo aver esibito un proprio documento tramite il quale veniva effettuato un controllo in Banca Dati, improvvisamente usciva sulla piazza antistante la Stazione ed iniziava ad inveire contro il personale di Polizia in modo prepotente, pronunciando frasi che hanno infangato l’Onore della Divisa e lo Stato che Essa rappresenta..
Nel tentativo di contenere l’atteggiamento inspiegabilmente iracondo, i poliziotti si sono avvicinati con il massimo garbo al
soggetto che, nonostante le cautele adottate, si avventava contro di loro con calci e pugni costringendoli, anche se feriti, alla reazione ed arresto per evitare conseguenze ulteriori.
Risultato: i due Operatori venivano visitati e medicati presso il D.E.A. dell’Ospedale di Novi Ligure, con successiva prognosi di giorni 15 ciascuno, danni anche materiali (occhiali da vista piuttosto costosi DANNEGGIATI che il collega dovrà riparare a proprie spese!).
Quanto accaduto, riconduce a situazioni che il Sindacato Indipendente sta, purtroppo, denunciando già da tempo: ad esempio, quelli più recenti, avvenuti a Guidonia -dove un Poliziotto è finito sotto inchiesta per essere prontamente intervenuto,“libero dal servizio” a reprimere un reato, -ed a Bolzano dove un collega invece è finito “sotto i ferri del chirurgo” per aver risposto al suo alto senso del dovere.
Nel caso di Arquata Scrivia gli operatori si sono dovuti adoperare con non poche difficoltà, in una realtà ove non esistono più situazioni logistiche favorevoli in quanto un servizio ORDINARIO, in una Stazione in cui fino a poco tempo fa era presente un Posto di Polizia Ferroviaria (CHIUSO con Decreto del 31 Marzo 2017), ha assunto la particolarità di “vigilanza” che viene effettuata giornalmente dal personale della Polfer di Novi Ligure appositamente individuato per sopperire alla “mancanza” causata dal provvedimento di chiusura..
Alla luce di questi episodi, chiediamo una forte sensibilizzazione sulla necessità di dotare tutto il personale di idonei mezzi di difesa (ad esempio il tanto sospirato e, in casi come questi, utile spry al “peperoncino”) atti a salvaguardare l’incolumità e la salute degli operatori auspicando, nel contempo, un responsabile “passo indietro” sui provvedimenti di chiusura intrapresi in modo da ripristinare l’indispensabile presenza degli Uffici Polfer nelle Stazioni.


Il Segretario Generale Provinciale Coisp Carlo ROSSO