Pubblichiamo di seguito il Comunicato del Consigliere comunale dei Cinque Stelle, Simone Borgarello, che apprezziamo per il suo impegno, ma purtroppo non possiamo fare a meno che rilevare, come abbiamo evidenziato molte volte, che la pista ciclabile a Diano marina su tutto l’ex sedime ferroviario NON SI PUO’ REALIZZARE  neanche se i dianesi votassero tutti a favore in un ipotetico referendum.

Questo perché, come noto, la Regione intende usufruire di una parte del tracciato per realizzare la nuova viabilità verso la stazione.

Ricordiamo che è la Regione Liguria ad assegnare ai Comuni tutta o una parte dell’ex sedime della ferrovia, ed è la Regione che decide come e quando.

Nel caso dell’ex sedime  a Diano marina, per forza di cose, la regione NON POTRA’ assegnarlo tutto al Comune in quanto una parte di questo ex sedime verrà utilizzato per la nuova viabilità in via Saponiera e via Diano San Pietro verso la stazione.

Per forza di cose, premesso che non può essere allestito per argomenti di urbanistica, un eventuale referendum popolare sulla pista ciclabile, comunque NON POTRA’ MAI RIGUARDARE TUTTO L’EX SEDIME.

Insistere verso questa direzione potrebbe indurre a pensare di essere ottusi e siccome non crediamo affatto che il consigliere Borgarello lo sia, anzi tutt’altro, intendiamo la sua proposta di referendum intesa come per la parte dell’ex sedime della ferrovia non già destinata alla viabilità e pubblichiamo volentieri il suo comunicato.

IL COMUNICATO DEI 5 STELLE

La pista ciclabile potrà diventare un volano per l’economia nel nostro territorio, creare un indotto di notevole interesse, dare ai turisti un motivo in più per venire anche nella bassa stagione, senza tralasciare il vantaggio più grande, ma meno valutato: finalmente, dopo tanti anni, avremo una pista ciclabile. Questo significa migliorare la vita con una nuova via di spostamento strategica all’interno del Golfo che alleggerirà il traffico su gomma. Un’opportunità in grado di stravolgere positivamente le abitudini di tutti noi e la vivibilità del nostro bellissimo luogo. Come ben sappiamo uno dei grossi problemi del nostro territorio a vocazione turistica è il traffico, allora, adesso che possiamo, iniziamo a creare dei collegamenti nell’ottica di migliorare la viabilità, ma tenendo ben presente i vantaggi di quanto sopra (e quanto altro), la ciclabile dev’essere prioritaria.

Ad oggi il vecchio sedime ferroviario liberato rappresenta una risorsa: una grande area in centro che si predispone per una trasformazione in quello che è meglio per la collettività, poiché se ben gestita potrebbe portare il Dianese ad un’ulteriore rinascita turistica intercettando quei viaggiatori, per lo più a noi sconosciuti, che scelgono una località con determinate attrattive, genericamente definite“green”, che non si limitano al mare, ma inseriscono la vacanza in un equilibrio con la natura e perciò allontanano la persona dall’inquinamento e dal caos del traffico cittadino.

Ed ora, che è arrivato il momento di concretizzare la trasformazione, non abbiamo neanche la lontana speranza che in effetti possa nascere una ciclabile a Diano Marina. La maggioranza, che sostiene essere di parola quando mantiene l’impegno preso in campagna elettorale per fare una ciclabile fronte mare, uscì un paio di mesi dopo le elezioni con un progetto (non della ciclabile, ma della via Aurelia dirottata sulla ferrovia dismessa all’altezza della curva del Majestic fino a Sant’Anna) dai costi esorbitanti che fu definito irrealizzabile dagli stessi proponenti. Da qui, il piano B: un “taglia e ricuci” lungo il tracciato della ferrovia dismessa con tratti a traffico su gomma, aperture di collegamento e parcheggi, ma si comincia con un pezzo e poi si vedrà. Della ciclabile se ne sono quasi perse le tracce e comunque dovrà aspettare che i lavori di “taglia e ricuci” siano terminati.

Appello agli abitanti: se noi Dianesi vogliamo fare un salto di qualità dobbiamo comportarci da cittadini e non da sudditi.

L’unico potere in democrazia è il potere dei cittadini che consapevolmente fanno sentire la loro voce su questioni che li coinvolgono personalmente, senza secondi fini o interessi di parte. Una conquista democratica è stata proprio l’istituto del referendum e, con gli sviluppi sul caso ciclabile, il Movimento 5 Stelle di Diano Marina ha reputato essere fondamentale adottare questo strumento. Unirsi con le minoranze è stata un’opportunità per dimostrare che la proposta di referendum è veramente sentita dalla cittadinanza. Bisogna cercare di convogliare la propria insoddisfazione, le proprie critiche sterili, il proprio facile qualunquismo, anziché in direzioni distruttive (o inutili o dispendiose) verso comportamenti costruttivi come in questo caso, dove effettivamente si lascerà ai nostri figli e alla nostra città qualcosa di veramente grande ed importante, anche a livello internazionale.

Concludo rivolgendomi a Lei Sindaco, perché è vero che il Referendum è consultivo, perciò un consiglio che Le viene dato dagli abitanti, quali tutti noi siamo, io sono anche un “Suo Consigliere”, ma non dimentichi che non porto solo il mio di consiglio, bensì quello del Movimento 5 Stelle Diano Marina, i cui componenti Lei conosce personalmente e sa che sono persone degne di stima. Detto ciò, il nostro punto di vista è che la consultazione dei cittadini su questo problema è un’occasione per farsi promotore di democrazia e riuscire ad esercitare la volontà dei Dianesi nelle sedi adatte.

Simone Borgarello
Consigliere Capogruppo M5S Diano Marina