Cambia la gestione di uno dei luoghi più importanti di Cervo, l’oratorio di Santa Caterina, dove si svolgono alcune tra le principali manifestazioni culturali (una di queste nelle foto)

Il contratto decennale  che affidava al Comune la completa gestione della struttura è scaduto nelle scorse settimane e la Curia vescovile proprietaria della struttura nella persona del parroco Don Maurizio Massabò, ha deciso “di riprendersi la gestione dell’immobile, ovviamente lasciando l’utilizzo al Comune di Cervo per 50 giorni all’anno.

Tra il sacerdote e il il sindaco di Cervo, Gian Paolo Giordano, è stato recentemente stipulato un accordo che  prevede l’utilizzo dell’oratorio fino al 28 febbraio 2018, ma cosa succederà poi?

Lo abbiamo chiesto direttamente al primo cittadino di Cervo.

“Niente – dice Gian Paolo Giordano – prima di quella data la convenzione tra Comune e  la parrocchia di San Giovanni Battista verrà rinnovata e non ci saranno problemi nella gestione.  Abbiamo deciso così per diversi motivi e anche per non vincolare parroco e Comune ad accordi troppo prolungati nel tempo visto che in fondo sia il parroco che l’Amministrazione comunale potrebbero cambiare in futuro.”

“Per il Comune  inoltre – aggiunge il sindaco di Cervo – si è trattato di un risparmio rispetto al passato. Prima versavamo alla parrocchia oltre 12 mila euro all’anno e in più a nostro carico c’erano anche le spese per riscaldamento ed energia elettrica, adesso per le 50 giornate a nostra disposizione versiamo 6.700 euro all’anno e il pagamento delle bollette e a carico della parrocchia, quindi risparmiamo.”

La domanda che sorge spontanea però è una sola: saranno sufficienti le 50 giornate date in concessione al Comune per l’utilizzo della struttura?

“Direi di sì – conclude il Sindaco Gian Paolo Giordano – anche perché abbiamo fatto i conti. Tuttavia, nell’eventualità che non lo fossero, con Don Maurizio non ci sono problemi: gli chiederemo dei gironi in più, ovviamente versando il dovuto.”