Qualcuno, forse sulle ali dell’entusiasmo, ha già affermato (erroneamente) che il sindaco di Diano Marina “apre” all’arrivo dei migranti in città, anticipando quello che deve ancora verificarsi, cioé l’arrivo di alcuni “Richiedenti asilo” nelle canoniche delle parrocchie di Diano Serreta e Diano Gorleri, la cui conferma è arrivata soltanto ieri sera, ma in realtà non è così, perchè Giacomo Chiappori non ha affatto cambiato la propria posizione contraria alla presenza di migranti in città e lo ribadisce al nostro giornale.

Ma andiamo con ordine a raccontare quello che è accaduto nei giorni scorsi e quello che accadrà nel prossimo futuro a Diano Marina per fare chiarezza (per l’ennesima volta) sulla vicenda dei migranti che “tiene banco” da diverso tempo.

Come noto la Prefettura ha il problema di “piazzare” questi poveri “disgraziati” provenienti dall’Africa soprattutto, in strutture adeguate ad accoglierli versando 32,5 euro a persona al giorno alle cooperative che provvedono al loro sostentamento. Usiamo termini un po’ forti perché l’accoglienza nelle canoniche, che possono ospitare poche persone, potrebbe rivelarsi come quella a San Bartolomeo dove 14 migranti arrivati all’improvviso vivono in 110 mq. con un solo gabinetto.

L’accoglienza umana (e cristiana) per noi è cosa ben diversa, ma questo è un altro discorso.

L’emergenza per il Governo, e a cascata per le  Prefetture italiane, al momento è quella di mettere da qualche parte e sistemare questi migranti per cui, visto il Comune di Diano Marina ha risposto alla prefettura che non possiede immobili da destinare a questo uso, il prefetto di Imperia Silvana Tizzano ha cercato altrove.

E’ nata l’idea di ospitare i migranti nelle canoniche di Diano Serreta e Diano Gorleri, due frazioni di Diano Marina.

Nei giorni scorsi c’è stato un sopralluogo da parte dei componenti di una cooperativa ed è molto probabile quindi, che a breve arriveranno dei migranti in queste due strutture.

Quanti non è dato di sapere.

Si tratta di strutture già adibite ad abitazione private per cui non c’è bisogno di alcuna autorizzazione da parte del Comune, come invece qualcuno ha scritto.

“Sono stato informato che potrebbero arrivare dei migranti ospitati nella canoniche delle frazioni di Serreta e Gorleri –  dice il sindaco Giacomo Chiappori – ma non ho cambiato idea rispetto a quello che ho dichiarato pubblicamente cioé che sono contrario all’arrivo dei migranti nel nel nostro Comune. Come comune noi possiamo solo controllare che all’interno di queste abitazioni non risieda un numero di persone superiore a quanto consentito dalle norme di legge ed è quello che faremo, purtroppo però, in questi casi, come già accaduto a San Bartolomeo, la prefettura ha facoltà di agire in deroga. Per questo motivo ho deciso di incontrare gli abitanti di Gorleri e Serreta per un confronto con loro e per capire cosa pensano al riguardo. Lo farò nei prossimi giorni.”

Alcuni responsabili della cooperativa hanno chiesto un incontro al sindaco ma probabilmente solo per cortesia e informarlo della loro volontà: “E’ vero – conclude Chiappori – sentirò cos’hanno da dirmi ma la mia opinione contro l’arrivo dei migranti non cambia e  – lo ricordo – è dovuta alla mancanza di risposte certe a quanti sono, chi sono, da dove vengono e per quanto tempo rimarranno qui. Nessuno ha ancora fornito risposte a queste nostre domande, per cui la nostra posizione non cambia.”

L’unica cosa che forse potrebbe cambiare rispetto ai proclami è la possibilità di non avviare la class action contro la chiesa, cioé la causa contro chi ospita i migranti perché in fondo questi saranno collocati in due frazioni nell’entroterra e non in zona turistica, ma la decisione in merito verrà presa succesivamente.