Alessandria.

Un nuovo imponente servizio straordinario è stato svolto nel capoluogo da parte dei Carabinieri della Compagnia di Alessandria, finalizzato ai controlli della circolazione stradale e dei luoghi di aggregazione della città. Giovedì 16 marzo è stato effettuato un servizio coordinato che ha consentito di eseguire numerosi posti di controllo nelle maggiori arterie di comunicazione e perlustrare molte piazze del centro città e dei quartieri Cristo e Pista, con numerose verifiche in locali pubblici. Il servizio veniva svolto dalla Compagnia di Alessandria che, dal tardo pomeriggio fino alla notte, impiegava ben sette pattuglie ovvero una gazzella del Radiomobile, le Stazioni di Alessandria Principale, Solero, Felizzano, due pattuglie giunte in rinforzo dalle Compagnie di Casale Monferrato e Acqui Terme, una pattuglia di militari in abiti civili del Nucleo Operativo. Positivo l’esito del servizio con il controllo di 33 veicoli e 126, molte delle quali pregiudicate, controllati nove locali tra bar e sale slot, due violazioni al codice della strada contestate. Durante il servizio finalizzato a prevenire fenomeni di degrado e di inciviltà urbana, venivano controllate in particolare modo piazza della Gamberina, la zona di largo Vicenza, Piazza Santo Stefano, Piazza Garibaldi, Piazza Libertà, Piazza Carducci, Piazza Ambrosoli, Piazza Matteotti e Piazza Marconi, i giardini Pittaluga, quelli antistanti la stazione ferroviaria e di via Gandolfi. Numerosi controlli anche su frequentatori di sale slot e bar anche nei quartieri Pista e Cristo, con il controllo su decine di clienti. Due le auto trovate a circolare nonostante fossero sottoposte a fermo amministrativo con conseguente pesante sanzione per i conducenti e il nuovo fermo amministrativo dei mezzi in questione.

 
Castellazzo Bormida.

I Carabinieri della Stazione di Castellazzo Bormida il 17 marzo hanno notificato al titolare del “Bar Cannon d’Oro” di Castellazzo Bormida la chiusura del locale per dieci giorni come disposto dal Questore di Alessandria ai sensi dell’art. 100 del Testo Unico Leggi di Pubblica Sicurezza. Il provvedimento è conseguenza della proposta avanzata dalla Compagnia Carabinieri di Alessandria i cui militari, la sera del 4 marzo, erano dovuti intervenire per una rissa scoppiata poco fuori dal locale a seguito di litigio iniziato dentro il locale tra alcuni avventori. Quella sera, dopo una discussione verbale nata sulla porta del locale, nasceva davanti al bar una violenta zuffa che vedeva coinvolte almeno sette persone, quattro delle quali venivano bloccate dai militari intervenuti e altre tre venivano identificate dai Carabinieri grazie ad alcune testimonianze. Uno dei contendenti veniva ferito al volto con una lima e colpito al corpo con una tavola di legno, riportando lesioni per cinque giorni di cure. La lima e la tavola venivano poi ritrovate dai militari poco distante dal locale. Un altro uomo aveva delle ferite a una mano, per le quali rifiutava le cure, compatibili con il fatto che avesse impugnato la tavola di legno che aveva diversi chiodi sporgenti che potrebbero averlo tagliato. Riportato l’ordine, i militari procedevano a identificare i quattro presenti, i quali avevano tutti bevuto abbondantemente prima della zuffa, individuando successivamente anche altri tre coinvolti, quasi  tutti con precedenti di polizia alle spalle e tutti denunciati all’Autorità Giudiziaria per quanto commesso quella sera. Il Questore di Alessandria, vista la proposta dei Carabinieri e valutato che il fatto era particolarmente grave per la violenza con cui si è svolto e per l’aggressività dei partecipanti, tali da mettere in serio pericolo l’ordine pubblico e la sicurezza dei cittadini e lesivi del quieto vivere civile, decretava la chiusura del bar per dieci giorni con la conseguente sospensione delle licenza.

 
Alessandria.

I Carabinieri della Stazione Alessandria Principale hanno denunciato per furto di gas e violazione di sigilli un cittadino italiano di 38 anni, con precedenti di polizia. I militari hanno svolto le indagini a seguito di un controllo svolto i mesi scorsi da personale AMAG presso un’abitazione della frazione, quando i tecnici scoprivano che un contatore chiuso per sospensione della fornitura per morosità, con apposizione di sigilli, era  stato manomesso e i sigilli eliminati. Il controllo da parte dei carabinieri veniva effettuato perché era quindi evidente la manomissione degli impianti di fornitura e il conseguente prelievo indebito. I militari accertavano che dalla data in cui il contatore era stato chiuso e sigillato fino a febbraio 2017, data del controllo, il 38enne era l’unico che aveva risieduto nella casa per alcuni mesi, con regolare contratto di affitto, fruendo del servizio gas senza pagarlo. Veniva quindi calcolato quanto prelevato ovvero oltre 2000 metri cubi di gas, per un valore di circa 1650 euro. L’occupante dell’alloggio veniva quindi denunciato all’Autorità Giudiziaria per furto e violazione di sigilli.