Dopo un periodo di riflessione fra cui quella di vendere ai privati il palazzo di Giustizia in piazza Erbe, idea avanzata lo scorso anno dall’assessore Gianfranco Semino, l”Amministrazione comunale di Tortona ha deciso cosa fare dell’ex Tribunale: diventerà sede dell’Ufficio delle Entrate che si trasferirà qui dall’attuale ubicazione in via Emilia, all’interno del centro storico e dell’isola pedonale.

Naturalmente non subito, perché prima il Comune di Tortona dovrà effettuare i lavori di adeguamento della struttura che costeranno alle casse comunali circa 500 mila euro.
La spesa è inserita nel programma delle opere pubbliche che verrà portato in approvazione nella prossima seduta del Consiglio comunale.

Il Programma delle Opere pubbliche per il 2017 prevede una disponibilità finanziaria di 7.330.000 euro ma si farà  ricorso all’indebitamento per l’importo di 1.300.000 euro, da destinare all’adeguamento sismico della Scuola Media Luca Valenziano (800.000,00 euro ricorrendo al Fondo Kyoto per l’efficientamento energetico) e alla ristrutturazione dell’ex Palazzo di Giustizia ai fini del trasferimento degli uffici dell’Agenzia delle Entrate (500.000 euro).

Gli altri interventi previsti riguardano la ristrutturazione delle strade nel concentrico e nelle frazioni, la ristrutturazione degli immobili, la ricollocazione della sede del Comando di Polizia Municipale, la ristrutturazione delle palestre e degli impianti sportivi, la riqualificazione delle aree verdi attrezzate e giardini pubblici compresi quelli delle frazioni, il completamento ed adeguamento funzionale dell’ex canonica del fabbricato del Loreto, l’ampliamento dei cimiteri urbano e frazionali, la riqualificazione della pubblica illuminazione e la costruzione di una rete di piste ciclabili.

“Seppur con notevole difficoltà, a causa delle consistenti riduzioni dei trasferimenti, ha dichiarato l’Assessore al Bilancio Gian Francesco Semino, l’Amministrazione Comunale di Tortona è riuscita a impostare un bilancio di previsione che non va ad incidere sui cittadini, riuscendo a garantire qualità e quantità dei servizi e mantenendo invariata sia la leva fiscale che le tariffe dei servizi a domanda individuale”.