No al referendum su dove collocare la futura pista ciclabile a Diano Marina che oltre al tratto sull’incompiuta, se mai arriveranno i soldi, sorgerà in riva al mare.

E la spiegazione di questa scelta arriva direttamente dal vice sindaco nonché assessore ai lavori Pubblici Cristiano Za Garibaldi illustrata nell’ultimo consiglio comunale e adesso anche sancita attraverso una delibera.

“Il primo accordo di programma relativo allo spostamento della ferrovia – dice Za Garibaldi – risale al lontano 1998 in cui si prevedeva anche la realizzazione di una strada di cantiere, mai realizzata. Nel caso fosse stata realizzata si poteva eventualmente indire un referendum per decidere se far passare la ciclabile sulla strada di cantiere. Attualmente l’Amministrazione sta cercando di progettare il territorio di Diano Marina a lungo termine. A tal fine si è deciso di utilizzare un progetto del 2011 che prevedeva lo spostamento della stazione nel Comune di Diano San Pietro, l’allargamento della strada lungo il fiume, l’arginatura del Torrente Evigno e l’allargamento di Via Saponiera. Premesso che la nuova viabilità di collegamento con la stazione ferroviaria è un obbligo, si è concordato, con i Sindaci del Golfo Dianese e RFI, un protocollo di intesa che permettesse di realizzare un progetto in breve termine che è lo studio di fattibilità dell’Ing. Rolando. Il Comune di Diano Marina si è impegnato a pagare il 10% dei costi di progettazione.”

Ma le motivazioni che hanno indotto il Comune a scegliere questa soluzione rispetto ad altre più sempliciste come la realizzazione della ciclabile nell’ex sedime della ferrovia hanno origine anche più profonde e prendono spunto da quanto accade nella ciclabile del Ponente.

“La pista ciclabile nella tratta Ospedaletti-San Lorenzo al Mare- conclude il vice sindaco –  ha una grossa valenza turistica, soprattutto nella tratta in riva al mare dove le persone possono sostare nei bar, dehors, ecc., mentre in Arma di Taggia, dove passa tra i condomini, non è molto battuta. Per Diano Marina, la valenza turistica di questo progetto è realizzare una ciclabile sull’attuale Aurelia dove sono già presenti bar, chioschi, dehors dove fermarsi a mangiare o a bere semplicemente un caffè.”