Un vero e proprio fiore all’occhiello che fornisce denaro fresco alle casse comunali grazie ad una gestione oculata che è passata dai conti “in rosso” del 2011 a quelli ampiamente  positivi degli ultimi anni, che hanno toccato punte record lo scorso anno.

Stiamo parlando di Gestioni Municipali, la società interamente partecipata dal Comune di Diamo Marina con sede a palazzo Maglione e guidata dall’amministratore unico Domenico Surace (nella foto) che ha chiuso il 2016 con il migliore attivo di sempre: ben 208 mila euro.

Il bilancio consuntivo, ovviamente, non è stato ancora presentato perché perché viene approvato nei 120 giorni successivi alla chiusura dell’esercizio 2016, quindi è in fase di predisposizione e sarà approvato entro il 30 aprile, ma i numeri si conoscono già e li ha anticipati verbalmente sia l’assessore alle società partecipate Davide Carpano, sia l’amministratore unico Domenico Surace.

“Abbiamo chiuso in attivo di 208 mila euro – dice Surace –  e secondo una recente indagine effettuata da Carlo Cottarelli commissario di revisione della spesa del Governo, la nostra azienda di Diano Marina è la quarta come redditività in Liguria. Abbiamo iniziato a gestire l’azienda nel 2011 con un bilancio in rosso di 50 mila euro che abbiamo subito trasformato ottenendo utili ogni anno: 112 mila nel 2012, 130 mila nel 2013,  poi 50 mila nel 2014 e “solo” 24 mila nel 2015 a causa di problemi dovuti all’affidamento del nuovo ristorante che abbiamo dovuto gestire in proprio nel 2015, ma abbiamo affidato a privati lo scorso anno con un canone di 37 mila euro all’anno per 4 anni. Nel 2016 abbiamo fatto 9 mila fatture per le spiagge che sono in grado di ospitare fino a 3 mila persone: duemila ai bagni Delfino, 600  sul solarium  e 400 ai bagni Diana.”

“I ricavi da spiagge e solarium – aggiunge l’assessore Davide Carpano – nel 2016 sono stati di 1 milione 269 mila euro, il  Fondo  di riserva ammonta a 290 mila euro (il capitale sociale è di 180 mila euro – ndr). Gestioni Minicipali  ha debiti ed è il fiore all’occhiello che ci tiene a galla. Le spiagge non hanno valore di mercato e se privatizziamo l’azienda creiamo un danno ai cittadini.”