Se non si cambia il sistema di accoglienza dei migranti, la sicurezza dei cittadini diventerà a rischio. Questo, secondo noi, è quello che emerge dalle dichiarazioni del sindaco di Ventimiglia Enrico Ioculano in seguito  al colloquio che  ha avuto con il Ministro dell’Interno Marco Minniti a Roma.
“L’impostazione nazionale sinora tenuta in tema migratorio non può essere sostenuta ancora a lungo, il sistema attuale non potrà reggere un anno in più, ci sarà presto un cambio di rotta: con queste parole è iniziato l’incontro che ho tenuto con il Ministro Marco Minniti, e non ho potuto che confermare l’argomentazione con l’esposizione della nostra situazione cittadina, che ha bisogno di un intervento concreto” dichiara il Sindaco Ioculano.

“Ho potuto rilevare con soddisfazione che il Ministro Minniti, insediato da solo un mese, è molto preparato sulla situazione ventimigliese ed è a perfetta conoscenza delle richieste espresse da questa amministrazione al suo predecessore e in generale al Governo. Il fatto che dopo così poco tempo dal suo arrivo mi abbia convocato a Roma e abbia dimostrato la forte volontà di ascoltare le nostre istanze e centrare sulle figure dei Sindaci le soluzioni alle problematiche migratorie è decisamente incoraggiante. Il Ministro mi ha comunicato che ci sarà un taglio più rigoroso sul tema immigrazione, e che a breve sarà pronto un piano operativo, che sta elaborando in questi giorni proprio ascoltando e ricevendo i Sindaci come me che portano le testimonianze delle necessità e dei disagi che vive il territorio. Una volta messo in funzione il nuovo piano, ha annunciato che farà visita personalmente alla nostra città”. Conclude il primo cittadino: “Torno a Ventimiglia rinfrancato dall’atteggiamento propositivo e determinato del Ministro Minniti: le sue parole hanno rivelato un cambio di passo rispetto alla politica dell’Interno. Ha dichiarato che non ci farà nessuna promessa ma parlerà con i fatti, ed è sicuramente affermazione per noi gradita. Ha aperto un filo diretto con i sindaci, che intende continuare a chiamare in prima persona e mettere al centro nella risoluzione e ottimizzazione della gestione del fenomeno migratorio”.