Domenica 15 gennaio alle ore 11 il rettore don Renzo Vanoi, ha presieduto la Santa Messa nella quale è stata esposta la reliquia del sangue del Santo Fondatore Luigi Orione. La reliquia ha terminato il suo “pellegrinaggio” nei luoghi della carità del Santo, infatti nei mesi di dicembre e gennaio, le Comunità delle Piccole Suore Missionarie della Carità in Tortona hanno percorso i luoghi della carità tortonese per “rendere ancor più viva” questa presenza. Una missione itinerante che ha fatto affiorare molti ricordi in particolare nelle Case di Riposo dove molti anziani ricordano Don Orione, anche se erano molto piccoli, sono stati testimoni oculari o ne hanno sentito raccontare dai propri avi. In Santuario la Celebrazione Eucaristica è motivo di ringraziamento e di lode al Signore. Nell’omelia don Renzo Vanoi sottolinea come il Vangelo odierno “prosegue nel tema epifanico, riprendendo il momento della manifestazione di Cristo come Figlio di Dio: confermando il battesimo di penitenza ma portando nello stesso tempo quel battesimo che ci fa Figlio di Dio, rigenerandoci e togliendoci il peccato originale”. Proseguendo poi nella riflessione richiama il motivo della reliquia del sangue di Don Orione presente oggi in questo Santuario, “un dono e nello stesso tempo un motivo per chiedere la grazia di essere capaci di vivere come lui l’esperienza della croce, vivendole nel nostro cuore con profondità, per avere un giorno la grande possibilità di vedere un giorno l’Agnello di Dio che toglie i peccati del mondo“. Don Orione è vivo in mezzo a noi e questo sia il motivo del nostro agire quotidiano che ci deve spinge non solo a “proclamare” il carisma orionino ma soprattutto a viverlo; perchè sia testimonianza autentica di ciò che il Fondatore voleva tramandare: “una carità vissuta fino in fondo, senza mai stancarsi, perchè solo il bene vince e trionferà

Fabio Mogni