Direttore nel salutarLa Le chiedo di omettere il mio nome.


Ho letto con interesse le numerose critiche riguardo a quanto da me scritto a proposito delle iniziative che in citta’ hanno animato il Natale. Mi ripeto: poco o molto e’ in ogni caso un passo in avanti rispetto al passato che necessita’ di conferme e continuita’ ma e’ un dato di fatto l’inversione di tendenza.
Mi ha colpito in particolare il fatto che sia stata criticata anche la linea editoriale del giornale;  colpevole secondo alcuni di essere con l’amministrazione comunale benevolo in qualche occasione. Ai critici rispondo: la trasparenza e l’obiettivita’ dove le mettiamo?
Io  non ho mai negato che politicamente siamo deboli sui tavoli che contano, negli ultimi quindici anni almeno le nostre amministrazioni hanno giocato a “ciapa no…….”, ma ritengo anche che il ripartire dalle cose piu’ alla nostra portata, nella fase iniziale, come abbellire la citta’ oggi, od organizzare spettacoli teatrali o cercare di avere una manifestazione sportiva di livello nazionale (prossimo arrivo del giro d’Italia), od un convegno sulla panificazione del grano san pastore sia un inizio che necessita certamente di continuita’ ma e’ comunque un positivo inizio se puntiamo a risalire.   Se invece ci accontentiamo di criticare, e nel nostro contesto e’ indubbiamente facile, possiamo allora continuare senza nemmeno fare lo sforzo di proporre un’alternativa all’oggi.
Criticare e’ sempre semplice ma la critica se e’ fine a se stessa cosa porta di positivo?