Alessandria è sorta per contrastare Federico I di Hohenstaufen di famiglia nobile tedesca, meglio conosciuto come Barbarossa nato a Waiblingen in Germania sceso in Italia a conquistare le nostre terre, ostacolato da Papa Alessandro III. La nostra città ha saputo resistere all’assedio per merito del contadino – pastore Gagliaudo

Il nostro territorio è invaso da Federico I, il Barbarossa/ venuto qui a comandar./ E, questa è la conferma!/ La città vuol assediar,/ fra Tanaro e Bormida si ferma,/ tutto vuol depredar.

Il Papa Alessandro III, Rolando Bandinelli, ha a cuore la libertà di questo popolo oppresso, unito sotto l’elegia della Lega Lombarda, in contrasto contro l’oppressore.

L’Alessandria d’allora è formata da un gruppo di abitazioni, o meglio borghi abitati da poveri contadini, dai nomi ancora ben conosciuti: Marengo, Borgoglio, Gamondio, Solero, Villa del Foro, Oviglio, Quargnento ubicati attorno all’antico centro di Rovereto, concordi ad allontanare gli Aleramici, ossia i Signori del Monferrato.

L’agglomerato s’è unito in città il 3 maggio 1168 … È nata una città./ La nostra città!/ In Lodi l’han voluta,/ questa novità/ per scelta avveduta./ Nata per contrastar/ chi è venuto qui a comandar./ .. s’è duramente confrontata,/ eppur Gagliaudo l’ha riscossa/ quand’è stata assediata.

Alessandria ha, da poco, compiuto il sesto anno quando è circondata dalle truppe tedesche di Federico I: … Una voce s’ode:/ “Ragazzi alla riscossa,/ questo vuol spadroneggiar,/ diamoci uniti una mossa,/ il nemico dobbiam cacciar”.

La nostra amata città da quasi sei mesi … ahi, è assediata…/ Gagliaudo rimpinza la giovenca,/ a malincuore l’ha inviata/ nel prato ove, a fatica, s’avventa,/ proprio per esser catturata.

L’evento, sia vero oppure no, ha dato adito ad amabili leggende, secondo alcuni: .. Gli agguerriti soldati,/ la trovano ben nutrita,/ da giorni son affamati,/ le tolgono la vita,/ la sventrano sconcertati!:/ “la Città è ben nutrita! …; i fatti, secondo un’altra credenza sarebbero stati:/ Gagliaudo dice a re Federico:/ “Uccider la vacca è gran peccato,/ ascolta quanto ti dico:/ Se aspetti la sostanza,/ ovvero quel ch’ha ruminato,/ certo le uscirà dalla panza”/ Barbarossa impaziente ha aspettato,/ il pastore la verità ha decretato./ …La città ha liberato,/ la mucca ha pur salvato!

Il Barbarossa nel 1190 è a Selucia in Cicilia, una regione dell’Asia Minore compresa fra l’Armenia e la Siria quando, nel mese di giugno, spira dopo un bagno ristoratore nelle acque del fiume Selef. Lo piange la sua terra, in particolare a Waiblingen dov’è nato, non è certo se nel 1122 o 1123.

 

Franco Montaldo