I Carabinieri della Stazione Alessandria Principale hanno concluso tre indagini relative a furti di telefoni cellulari e tablet, che hanno portato alla denuncia di quattro cittadini albanesi e tre italiani, tutti residenti nel capoluogo.

La prima indagine prendeva avvio dalla denuncia presentata ai primi di giugno da una donna di Alessandria per il furto di un telefono cellulare subito all’interno di una tabaccheria del centro. Gli accertamenti consentivano di appurare che il telefono era stato utilizzato da due fratelli albanesi, una donna di 26 anni e un ragazzo di 16 anni, quest’ultimo pregiudicato. La perquisizione domiciliare nella loro abitazione, su delega dell’Autorità Giudiziaria, consentiva di recuperare il telefono rubato, consegnato spontaneamente dalla 26enne, la quale dichiarava di averlo avuto dal fratello e di averlo utilizzato ritenendo fosse stato acquistato regolarmente. Entrambi venivano denunciati per ricettazione.

La seconda indagine prendeva invece avvio dalla denuncia presentata a fine luglio da una donna di Alessandria per il furto commesso sull’auto della madre, nel corso del quale le veniva asportato il telefono cellulare lasciato nell’abitacolo. I militari accertavano che il telefono era stato utilizzato da due cittadini albanesi, madre e figlio, rispettivamente di 50 e 23 anni, quest’ultimo con precedenti di polizia. Anche in questo caso, la perquisizione eseguita nella loro abitazione su delega dell’Autorità Giudiziaria permetteva di recuperare il telefono rubato, consegnato spontaneamente dagli interessati. Il 23enne riferiva di averlo trovato nei bagni pubblici temporanei installati durante una festa tenutasi in un sobborgo di Alessandria e di averlo regalato alla madre. Entrambi venivano denunciati all’Autorità Giudiziaria per ricettazione.

La terza indagine prendeva spunto dal furto di un tablet avvenuto a fine luglio presso il negozio “Trony” del centro commerciale “Panorama”. Gli accertamenti hanno permesso di appurare che il tablet era entrato in possesso di due uomini di 27 e 36 anni, pregiudicati, e di una donna di 29 anni, che lo avevano utilizzato con le proprie Sim-Card. Le perquisizioni domiciliari eseguite presso le loro abitazioni su delega dell’Autorità Giudiziaria consentivano di recuperare il tablet, in possesso del 36enne. I tre venivano denunciati all’Autorità Giudiziaria per ricettazione.